Scandalo sanità Sicilia, Regione e Comune saranno parte civile

Scandalo sanità Sicilia. Trema la sanità siciliana dopo gli arresti di questa mattina. La guardia di finanza di Palermo, su delega della Procura, ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di 12 persone, a vario titolo indagate per corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilitàà, istigazione alla corruzione, rivelazione di segreto di ufficio e turbata libertà degli incanti.

Duro l’affondo di Vincenzo Fumetta, segretario provinciale di Rifondazione comunista.

” Il quadro corruttivo che emerge dalle indagini sulla sanità siciliana è inquietante ed evidenzia un sistema di potere che si è arricchito sulle spalle dei cittadini, da decenni costretti a subire servizi pubblici inadeguati a fronte di milioni di bustarelle.

Antonio Candela è uomo di tutte le stagioni sempre al vertice della sanità siciliana, da direttore generale dell’Asp di Palermo sbandierava le sue battaglie per la legalità. Sembra un film già visto: l’ennesimo professionista dell’antimafia parolaia che intasca le tangenti. Sulla sanità siciliana c’è una continuità imbarazzante e trasversale.

Nulla è cambiato da Crocetta a Musumeci sulla gestione della salute pubblica: solo pratiche clientelari e di malgoverno di un settore che, a maggior ragione in tempo di pandemia, necessita di un serio investimento  pubblico su infrastrutture, ricerca e nuove immissioni in ruolo.”

Scandalo sanità Sicilia, le dichiarazioni di Musumeci e Orlando

«Avevamo visto giusto quando abbiamo approvato in giunta una delibera sulla Cuc e poi adottato misure per l’affiancamento di Consip. – ha dichiarato in una nota il governatore Nello Musumeci -. Chi ruba, se accertato, non merita di aver ricevuto la stima di tante persone perbene.

La Regione sarà parte civile e ho dato disposizioni di passare al setaccio tutte le gare, perché anche procedure iniziate nel 2016, come quelle oggetto dell’indagine odierna, possono avere prodotto i loro effetti in epoca successiva. Deve essere chiaro a tutti che la sanità non è un business, ma serve a curare le persone».

Anche il sindaco Orlando ha voluto sottolineare: “I siciliani si attendono la costituzione di parte civile della Regione Siciliana, insieme ad ogni utile provvedimento per contrastare la “corruzione sistemica” che affligge la sanità pubblica della nostra regione. Ho già dato mandato agli uffici legali della Città e della città Metropolitana di Palermo di procedere alla costituzione di parte civile per i danni prodotti da questo gravissimo sistema di corruzione”