Il ministro per il Sud e la coesione sociale, Giuseppe Provenzano, intervenuto alla videoconferenza del progetto educativo antimafia promosso dal centro studi Pio La Torre di Palermo, ha parlato di sanità e divari regionali.
“La sanità è stata duramente colpita da un lungo processo di disinvestimenti – ha affermato -, con un divario inaccettabile che ha comportato avere cittadini di serie A e B a seconda della regione di provenienza, questo anche per il frutto di un eccesso di regionalismo e il prevalere di interessi particolari che hanno reso meno efficiente il nostro sistema”.
Provenzano lancia anche un appello agli studenti: “Questa pandemia non è il cigno nero, ma rivela alcune dinamiche già presenti nella nostra società, se il mondo si è guastato è perché le disuguaglianze avevano superato la soglia dello scandalo”.
“Con la ministra Lamorgese – continua – stiamo lavorando per potenziare gli strumenti contro racket e usura, è una grande battaglia per la libertà di impresa nei nostri territori. Ma occorre anche puntare a un piano integrale dei rifiuti per spezzare i legami opachi che ci sono stati con le imprese criminali”.
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