È stata realizzata presso l’Azienda ospedaliera Garibaldi di Catania la prima struttura per il biocontenimento in Sicilia. La Camera, presentata stamattina dal direttore generale, Giorgio Santonocito, in presenza del vicesindaco, Marco Consoli, del direttore del dipartimento emergenza-urgenza, Sergio Pintaudi, del direttore dell’unità operativa di Malattie infettive, Bruno Cacopardo, del responsabile del Pronto soccorso, Giovanni Ciampi, e del presidente del Comitato provinciale di Catania della Croce Rossa italiana, Carmelo Stefano Principato, servirà a ospitare quei pazienti che presentano i sintomi di gravi patologie infettivo-diffusive, per determinare un tempestivo ed efficace isolamento dell’agente infettante.
“Quello di oggi, rappresenta un piccolo ma molto importante passo per la sanità catanese e regionale – ha affermato Santonocito. Abbiamo finalmente attivato la prima camera di biocontenimento regionale, ad altissima tecnologia, classificata come livello 4 – ha aggiunto – che consente di ricoverare pazienti infetti che dovessero arrivare al Pronto soccorso”. Il riferimento non è solo all’ebola, l’ultima emergenza sanitaria che ha interessato gli ospedali, ma che sembrerebbe in via di esaurimento, ma tutte quelle patologie che potrebbero arrivare sulle banchine dei porti insieme ai flussi migratori, e che devono essere trattate con la dovuta attenzione.
Un risultato che si aggiunge ai livelli di eccellenza raggiunti dalla struttura sanitaria catanese, al terzo posto in Italia per quanto riguarda il pronto soccorso e il trattamento delle urgenze, secondo la classificazione ThatMorning del Ministero della Salute. “Questo vuol dire che la sanità catanese sta facendo passi avanti – ha continuato Santonocito. Certo – ha aggiunto – sappiamo che permangono i problemi sul pronto soccorso, ma questo è un buon inizio”.
Durante la cerimonia di inaugurazione, il direttore generale Santonocito e il presidente del Comitato provinciale di Catania della Croce rossa italiana, Carmelo Stefano Principato hanno siglato un protocollo per l’utilizzo, anche in occasione del trasporto di pazienti infetti, dalle banchine fino in ospedale, della barella di biocontenimento, in modo da rendere sicuro anche il trasferimento dei pazienti infetti dal punto di sbarco all’ospedale.
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