Rogo Casaboli, Alongi (Ap): “Inquietante mancato funzionamento impianti”
“Un’ispezione immediata nel bosco di Casaboli e in quello di Scalia per verificare la validità dei sistemi antincendio o, meglio, la loro reale possibilità di contrastare questi “accidenti” che, da settimane, stanno colpendo l’intera Isola”.
L’interrogazione urgente
E’ quanto si legge nella questio dell’interrogazione urgente depositata da Pietro Alongi, il quale, per ciò, chiede al presidente della Regione e agli assessori al Territorio e all’Agricoltura di “sanzionare pesantemente i responsabili dell’eventuale mancato esercizio in funzione degli stessi sistemi”.
Il mancato funzionamento degli impianti antincendio
I roghi “probabilmente dolosi”, come si legge nell’atto ispettivo firmato dal deputato di Ap, che hanno colpito la contrada Pioppo-Giacalone, distruggendo un patrimonio boschivo che si estendeva su un’ampia area comprendente Costa Busino e Fontanafredda, si sarebbero dovuti contrastare efficacemente facendo ricorso agli impianti antincendio che insistono sulla zona, attingendo al laghetto Ingarria, del quale è stata completata la costruzione e che è tutt’ora vuoto.
La richiesta di sanzionamento
“Se è vero, come è vero – sottolinea Alongi – che gli impianti non sono entrati in funzione, occorre sanzionare per questo fatto gravissimo ogni responsabile, facendo ricorso al codice civile e a quello penale. Sarebbe il caso che l’input alla procedura lo desse la stessa Regione siciliana”.
Ricordiamo per altro che l’immane rogo il quale ha colpito una delle aree di maggior valenza naturale del Palermitano ha pure causato momenti di motivato panico a un plotoncino di boy scout accampato nel bosco e “anche questo non è fatto da prendere sottogamba – conclude Pietro Alongi – È giunto il tempo che si prendano le proprie incombenze e che, a prescindere dagli errori fatti in passato nella conduzione della cosa pubblica per quanto riguarda la gestione dei gravissimi fatti di tal genere, si cominci a colpire realmente i responsabili inadempienti alla stregua dei colpevoli”.