Catania

Robotica, festeggiato il team MBZIRC classificato 4° ad Abu Dhabi

Sono ritornati a casa senza medaglia al collo, ma la spedizione di “UnictTeam” alla competizione internazionale di robotica “Mohamed Bin Zayed International Robotics Challenge” (MBZIRC) organizzata dalla Khalifa University di Abu Dhabi si è rivelata comunque un autentico successo. Un podio sfiorato per pochi decimi di punteggio per la squadra di robotica dell’Università di Catania che testimonia l’eccellenza dell’Ateneo catanese in questa disciplina. In gara, infatti, erano ben 143 le rappresentative provenienti da tutto il mondo. Un grande risultato per la squadra catanese che è stato festeggiato oggi pomeriggio nell’aula magna dell’Edificio della Didattica di Ingegneria.

“Il nostro team ha partecipato alla Challenge 1 – spiega il prof. Giovanni Muscato -. Questa gara consisteva nel far atterrare in modo totalmente autonomo un drone su un veicolo in movimento. Il veicolo si muoveva su un percorso a forma di “otto” partendo da una posizione casuale inizialmente a 15km/h e dopo 7 minuti a 5 km/h. La nostra strategia consisteva nel localizzare il veicolo mediante un sistema di visione artificiale, stimare la sua posizione futura, intercettarlo durante il moto, seguirlo e – una volta sicuri di averlo individuato – farci atterrare sopra il drone. La difficoltà principale consisteva nell’atterraggio in velocità, rendendo necessario lo sviluppo di un sistema di visione e di controllo autonomi molto rapidi ed un carrello di atterraggio robusto. Siamo stati tra i soli quattro team a riuscire ad atterrare a 15km/h e tra i soli tre ad atterrarci in entrambe le prove”.

“Nella seconda gara, nel tentativo di superare la squadra dell’Università di Pechino che era riuscita ad atterrare in 44 secondi, nottetempo abbiamo sviluppato una seconda strategia più rapida, ma anche più rischiosa – continua il prof. Muscato -, dato che veniva premiato solo il primo posto e quindi dovevamo tentare il tutto per tutto. In questa prova ci si doveva sistemare al centro del percorso, pochi centimetri più in alto del veicolo ed appena questo passava, lo si doveva individuare attraverso dei sensori laser e vi si atterrava rapidamente sopra. Pur avendo potenziato il carrello ed i magneti per l’adesione, purtroppo il velivolo ha toccato l’obiettivo con sole tre zampe ed è caduto, ottenendo delle penalità. Avevamo impiegato 30 secondi, se non fosse caduto saremmo arrivati primi”.

Il drone catanese è stato realizzato da docenti, dottorandi e studenti del dipartimento di Ingegneria elettrica elettronica e informatica (Dieei) e del dipartimento di Matematica e Informatica (Dmi), supportati dal System Lab di STMicroelectronics e dall’ing. Nunzio Abbate, dalla Micron Foundation, da Etnamatica, Kevin Shurter e Oranfresh. Il team era coordinato dai docenti Giovanni Muscato con gli assegnisti Luciano Cantelli e Carmelo Donato Melita ed il dottorando Dario Guastella (gruppo di Robotica del Dieei), Corrado Santoro con il neolaureato Fabio D’Urso (gruppo di Sistemi autonomi del Dmi), Sebastiano Battiato e Giovanni Maria Farinella (Iplab, gruppo di Computer Vision del Dmi), con il supporto del gruppo del prof. Gianluca Cicala (Dicar) che ha messo a disposizione i materiali innovativi e le stampe 3D di ultima generazione per la realizzazione di alcune componenti fondamentali dei droni.

E ancora gli studenti, molti dei quali presenti ad Abu Dhabi, Automation Engineering (Dieei) Salvatore Saccone, Alfio Mazzaglia, Antonio Scandurra, Piergiorgio Statello, Giuseppe Giammello, Gabriele Galvagna, Giuseppe Sutera, Fabio Farinella e Flavio Leggio e gli studenti Informatica (Dmi) Luca Guarnera e Francesco Ragusa. A supportare la spedizione la Khalifa University di Abu Dhabi, il System Lab di STMicroelectronics (ing. Nunzio Abbate), Micron foundation, Etnamatica, Kevin Schurter, Oranfresh.

“Non è attualmente previsto che il drone che ha concorso ad Abu Dhabi – aggiunge il prof. Muscato – partecipi ad altre competizioni, poiché è stato specificatamente realizzato per questa gara, ma le tecnologie sviluppate saranno certamente riutilizzate per altri progetti in cui sono impegnati i ricercatori coinvolti. Il nostro gruppo è attualmente impegnato in diverse attività di ricerca riguardanti le applicazione della robotica. Tra queste l’impiego di robot per l’agricoltura di precisione, l’uso di droni e robot per le emergenze e l’uso di droni cooperanti per il monitoraggio delle frane”.

Redazione

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