L’amministrazione comunale di Palermo ha proposto un rincaro della Tari di 34,7 milioni, un aumento, rispetto al 2019, del 27,7%. I cittadini quindi, a partire dal 2021 e per tre anni, troveranno bollette più care di circa 43 euro. E impazza la polemica e gli attacchi da parte delle opposizioni.
Durissimo il capogruppo della Lega Igor Gelarda che ha dichiarato: “Il Pef della Tari, il Piano Economico Finanziario della Tari prevede una proposta di un aumento del 27% della tariffa Tari per i Palermitani. Ciò comporterebbe un incasso extra per il comune di quasi 35 milioni di euro, con i quali si andrebbero a pagare gli extra costi che l’amministrazione comunale ha dovuto affrontare per i problemi di Bellolampo e l’invio dei rifiuti in altre città. Ma significherebbe anche un rincaro medio in bolletta di quasi 50 euro a famiglia.
Tutto questo in barba alle rassicurazioni del sindaco Orlando che aveva più volte detto che non sarebbe stata mai aumentata la Tari. Se il consiglio comunale approvasse il Pef, ne seguirebbe una delibera della giunta con l’adeguamento al rialzo delle tariffe per i cittadini palermitani. Sarebbe una beffa vedere aumentato una tariffa che in questo caso potrebbe chiamarsi veramente un balzello perché il servizio è assolutamente inesistente.
Le foto della città piena di spazzatura hanno fatto il giro di tutta l’Italia e forse anche oltre. Come Lega, ovviamente faremo una opposizione fortissima in aula perché il piano non venga approvato e siamo pronti a fare le barricate e a manifestare insieme ai cittadini, se sarà necessario. Il Comune di Palermo deve trovare altrove queste somme, dal Governo Nazionale o da quello regionale. Non certamente mettendo le mani nelle tasche dei palermitani. Tra l’altro, il Ragioniere generale Basile ha denunciato che l’incremento proposto del gettito TARI determinerebbe un insostenibile incremento dell’accantonamento al Fondo Crediti di dubbia esigibilità che in atto non hanno copertura finanziaria”
Alle polemiche il primo cittadino risponde: “Una verifica delle Tariffe TARI sulla base delle decisioni assunte a livello nazionale da ARERA era già prevista, in attesa che di definisse la quantificazione dei costi sostenuti dalla RAP per il trasporto dei rifiuti fuori provincia per i ritardi relativi alla VI e alla VII vasca non imputabili al Comune.
Nel frattempo sono intervenute anche norme e provvedimenti regionali che hanno determinato entrate per servizi specifici e compensazioni per la fiscalità locale danneggiata dall’emergenza Covid, così come sono intervenute riduzioni dei costi richiesti dall’Amministrazione e operati dalla RAP.
Nessuna novità, quindi, circa la necessità di una procedura di verifica delle tariffe, che richiederà ulteriori approfondimenti rispetto a quanto già comunicato al Consiglio comunale, per esempio per l’inserimento fra le entrate dei 7,5 milioni di euro già stanziati dalla Regione con la Finanziaria di maggio, nonché delle somme derivanti da ulteriori risparmi da parte di RAP.
In ogni caso, quindi, non essendo il termine del 31 dicembre perentorio, è evidente che il tema delle tariffe richiede un ulteriore approfondimento che dovrà essere fatto tanto con gli uffici quanto con il Consiglio comunale entro il termine di approvazione del bilancio 2021. Siamo certi che da parte di tutti proseguirà l’impegno perché si confermi la politica dell’Amministrazione che è sempre stata quella di non aumentare i costi a carico dei cittadini e delle imprese”.
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