Rinascente Palermo, un intoppo sposta la firma dell’accordo
Non si può ancora parlare di lieto fine per la vicenda del salvataggio dello store della Rinascente di Palermo.
Era stata infatti fissata per ieri la firma che avrebbe dovuto suggellare l’accordo, per almeno altri 9 anni, sul prezzo dell’immobile che ospita il marchio, tra Rinascente e Fabbrica Immobiliare Sgr, ma sembra che un intoppo abbia bloccato tutto.
Le carte sono sul tavolo ma mancano le firme, sembra per un intoppo burocratico. “Una vicenda che considero chiusa” fa sapere il sindaco Leoluca Orlando, sottolineando che si tratterebbe solo di una formalità.
“Attendiamo solo la firma da un momento all’altro.- aveva detto ieri Orlando -. Abbiamo salvato la presenza del marchio a Palermo, cosi’ come tutti i livelli occupazionali, per nove anni”.
Ma i rappresentanti dei lavoratori incalzano: “Fino a quando non vediamo le firme non possiamo tirare un sospiro di sollievo”.
Nell’accordo non si risolve soltanto la questione del canone dell’affitto, ma ci sono anche le clausole che garantiscono i livelli occupazionali dei dipendenti per altri nove anni.
“Chiunque utilizzerà in futuro quell’immobile dovrà prendersi anche la licenza e il personale – ha precisato Orlando-. Aspettiamo soltanto che le parti firmino”.
Non resta che aspettare la conferma dell’ultimo passaggio per poter festeggiare il salvataggio dei posti di lavoro per 150 lavoratori impegnati ogni giorno nel punto vendita di via Roma: ai 78 dipendenti Rinascente, infatti, si aggiungono quelli dei punti ristoro, della vigilanza, dei servizi di pulizia e i cosiddetti “boxisti”, cioé i lavoratori delle aziende titolari degli stand installati all’interno del punto vendita. Un indotto che fra lavoratori diretti e indiretti sfiora le 300 unità.
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