Nel corso della conferenza stampa di ieri il Premier Draghi ha illustrato il piano per il graduale rientro a scuole di tutti gli studenti di ogni ordine e grado con alcune differenze in base ai colori delle regioni.
Dal 26 aprile (secondo le prime ipotesi la data era il 3 maggio) tutti i ragazzi nelle zone gialle e arancioni rientreranno in classe, nelle zone rosse invece torneranno tutti a scuola fino alla terza media e gli studenti delle superiori con percentuali tra il 50 e il 75%.
Nell’ultimo mese di scuola torneranno in presenza tutti gli 8,5 milioni di studenti italiani. Al momento 6,6 milioni frequentano in presenza, circa 2 milioni a distanza.
Il decreto legge valido fino al 30 aprile, per la scuola ha previsto che le scuole infanzia, primaria, e il primo anno delle scuole medie siano in presenza in tutto il territorio nazionale.
Il Governo vuole che anche i ragazzi delle superiori, che quest’anno sono stati i più penalizzati sul fronte della presenza, concludano l’anno scolastico in classe. Anche l’Università riaprirà da maggio gradualmente: si intensificheranno lezioni, sessioni di esami e di laurea che si terranno in presenza.
Per il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, “la scelta del Governo è chiara: la scuola è una priorità nella sua azione. Ed è centrale nella vita del Paese, così come lo sono le prossime settimane nel percorso delle nostre studentesse e dei nostri studenti, in particolare di quelli che si apprestano a sostenere gli Esami di fine ciclo”.
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