La Sicilia resta arancione, solo tre regioni rosse e si pensa alle riaperture

Dopo il monitoraggio delle cabina di regia nazionale di ieri è arrivata la conferma ufficiale che la Sicilia è rimasta in zona arancione. Il ministro della Salute, Roberto Speranza ha firmato nuove ordinanze, che saranno in vigore da lunedì 19 aprile.

Già ieri il presidente Musumeci si era dichiarato ottimista:” “Oggi abbiamo i numeri da zona rossa. Nelle ultime 24 ore c’è stata una leggera flessione del dato del contagio. Stiamo intervenendo con le zone rosse comunali e una provinciale, a Palermo. Posso dire che già ai primi di maggio il peggio dovrebbe essere alle nostre spalle”.

Intanto l’Italia è pressoché tutta arancione tranne tre regioni che restano rosse: Puglia, Val D’Aosta e Sardegna, mentre la Campania diventa arancione.

Ieri la Sicilia ha contato 1.370 nuovi positivi ma grazie a un numero alto di tamponi ha visto scendere per il secondo giorno consecutivo l’Rt al 4,1%.

La situazione in Sicilia resta comunque critica, con l’istituzione di ieri di altre quattro zone rosse arrivano a 120 i comuni con un’alta incidenza.

Intanto ieri in Sicilia la campagna vaccinale ha fatto un grosso balzo in avanti grazie all’istituzione dei tre giorni di open day alla quale i siciliani hanno aderito numerosissimi.

Ma ieri è stata la giornata delle “aperture”, o meglio, dell’annuncio delle prossime aperture decise e pianificate dal governo e illustrate in conferenza stampa dal Premier Draghi e dal ministra Speranza.

Ma tutto dipende dal prossimo monitoraggio previsto il 23 aprile e le ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza entreranno in vigore il 26 aprile. Ad oggi sarebbero in fascia gialla queste regioni: Emilia Romagna (0,78); Friuli Venezia Giulia (0,72); Lazio (0,79); Lombardia (0,78); Molise (0,79); Piemonte (0,75); province Bolzano (0,87) e Trento (0,69); Puglia (0,89); Umbria (0,84) e Veneto (0,81). Ma tutto potrebbe cambiare in una settimana.

Il calendario delle riaperture parte dal 26 aprile, anche se per la Sicilia dipenderà tutto dall’andamento del contagio che si dovrà attestare sotto l’1 per poter passare in zona gialla.

Cosa riapre in Italia dal 26 aprile

  • La riapertura dei ristoranti, anche di sera, ma solo all’aperto dal 26 aprile;
  • Sempre dal 26 aprile la riapertura di teatri, cinema e spettacoli ma solo all’aperto. Al chiuso dovrebbero invece essere consentiti ma solo con limiti di capienza;
  • Dal 26 aprile via libera alle lezioni in presenza, anche nelle scuole medie e superiori, tranne che nelle zone rosse. 
  • Spostamenti tra le regioni in zona gialla e con un  ‘pass’ anche tra le regioni di colore diverso (non è stata però indicata una data precisa); 
  • Il coprifuoco dovrebbe restare in vigore fino alle 22 (si questo punto non so sono espressi né Draghi né Speranza);
  • La roadmap dovrebbe inoltre contemplare:
  • Dal 15 maggio la riapertura delle piscine all’aperto e degli stabilimenti balneari;
  • Dal 1° giugno la riapertura di alcune “attività connesse alle palestre”;
  • Dal 1° di luglio ci sarà una prima ripresa dell’attività fieristica.

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