Nel caos della Sanità in Sicilia si fanno i conti con l’ispezione annunciata dal Ministro Boccia per accertare la veridicità dei dati sui posti letto.
Secondo l’ultimo monitoraggio, consegnato agli ispettori dall’assessore alla Salute Ruggero Razza e dal dirigente generale del dipartimento pianificazione strategica della Regione Siciliana Mario La Rocca, ce ne sono 326 creati ad hoc per l’emergenza più 491 standard.
Anche la Regione sta cercando di vederci chiaro, l’assessorato alla Sanità è finito sotto la lente di ingrandimento in merito all’attività degli ospedali e in particolare in merito ai tempi di dimissione dei pazienti, che in alcuni casi risultano troppo lunghi.
Gli ispettori del Ministero sono già arrivati in Sicilia, è già a lavoro la task force guidata da Maria Grazia Laganà. Il numero dei posti è fondamentale, perché uno dei parametri su cui Roma decide il colore delle Regioni è proprio la disponibilità di letti.
Gli ispettori si sono recati prima di tutto al San Marco di Catania e hanno verificato se tutti i posti letto di terapia intensiva dichiarati siano realmente attivi. Dopo Catania la squadra ministeriale si è recata a Messina e oggi a Palermo.
Al San Marco di Catania sono stati confermati i 28 posti già dichiarati e 12 al Garibaldi Nesima.
Mentre come segnalato dal Cimo nella città etnea al Rodolico e al Garibaldi centro ci sarebbero rispettivamente 8 e 12 posti in meno di quelli censiti dall’assessorato.
L’irregolarità riscontrata sino ad ora riguarda il tempo medio di degenza nei reparti, che non dovrebbe in realtà superare i 13 giorni, soglia spesso superata in molte strutture ospedaliere che a volte superano e le tre settimane di degenza. Una criticità che impedisce di liberare letti per pazienti più gravi.
Gli ospedali più lenti in fase di dimissione sono: il Sant’Elia di Caltanissetta (che ha il record negativo con una media di permanenza di 25 giorni), quello di Sciacca (17 giorni), il Policlinico di Messina (20 giorni), il Maria SS Addolorata di Biancavilla (18,5 giorni).
A Palermo risultano avere degenze sopra la media il Civico (17,6 giorni), il Cervello (13,3) e il Policlinico (13,7 giorni). Tra i 12 ospedali che hanno tempi più rapidi nelle dimissioni dei pazienti ci sono l’ospedale dei Bambini di Palermo 6,4 giorni e il Civico di Partinico 11,7 giorni.
Razza sta quindi programmando direttive che permettano di accelerare le procedure: a patto che la salute del paziente non sia a rischio. La regola sarà che non appena le condizioni del paziente non rendono più necessario il ricovero si dovrà passare nei Covid hotel o nelle Rsa per far spazio ai casi acuti.
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