Riapertura in Sicilia dal 18 maggio. Dopo l’ultimo incontro tra i rappresentanti del Governo nazionale e i presidenti delle Regioni è stato raggiunto l’accordo sulla ripresa delle attività commerciali. La richiesta dei governatori era di anticipare la riapertura di ristoranti, bar e centri benessere al 18 maggio, invece di aspettare la data prevista dal decreto ministeriale attualmente in vigore (l’1 giugno).
L’accordo è stato raggiunto prevedendo delle riaperture differenziate in base alla diffusione del virus in un determinato territorio. Le Regioni dove nelle ultime settimane si sono registrati valori di contagio contenuti avranno quindi la possibilità di riaprire le attività commerciali già da lunedì prossimo 18 maggio.
Anche in Sicilia ristoranti e parrucchieri, colpiti duramente dagli oltre due mesi di chiusura forzata, potranno finalmente tornare a lavorare. Sono da scoprire ancora le modalità di riapertura. Infatti, locali per la ristorazione e centri benessere dovranno rispettare delle strette misure di sicurezza per garantire le distanze minime ed evitare assembramenti. Il Comitato tecnico scientifico del Governo e l’Inail stanno al momento elaborando le linee guida per la ripresa delle attività.
“Si riparte: il 18 maggio anche le attività finora sospese potranno riprendere il loro corso sulla base di una puntuale programmazione regionale”, ha annunciato il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini
Una volta che i protocolli saranno definiti, la giunta Musumeci pubblicherà un’ordinanza con tutti i dettagli sulle riaperture e sui comportamenti da tenere in questa nuova fase.
Nel corso della video conferenza Stato-Regioni il Presidente siciliano Nello Musumeci ha avanzato alcune richieste agli organi di Governo. “L’esempio del ponte Morandi di Genova non deve restare in Italia l’eccezione ma deve diventare la normalità, se vogliamo anche in Sicilia accelerare la spesa pubblica e la riapertura dei cantieri”, ha ribadito Musumeci.
Il governatore ha anche chiesto al premier Giuseppe Conte di prevedere una riunione operativa del Cipe per riprogrammare risorse comunitarie a favore delle imprese e provare quindi a fronteggiare la crisi economica scaturita dal Coronavirus.
Sul tema della riapertura della Sicilia per i viaggiatori da altre Regioni italiane Musumeci è rimasto cauto. Palazzo d’Orleans ha infatti espresso la volontà di mantenere fino al prossimo 31 maggio la chiusura degli accessi all’Isola, “a parte per gli aventi diritto e per i casi particolari”. E in vista della stagione estiva è stato chiesto ai ministri di prevedere “misure ragionevoli soprattutto per gli stabilimenti balneari e ha auspicato che i protocolli di sicurezza siano resi noti già nelle prossime ore”.
Inizia quindi una nuova fase del contenimento al Coronavirus nel nostro Paese. Il Governo nazionale si riserva in ogni caso la prerogativa di imporre nuove misure di isolamento nel caso in cui si dovesse registrare un aumento di tamponi positivi oltre la soglia di sicurezza stabilita per ogni Regione.
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