Revocata la licenza a cinque centri scommesse per infiltrazioni mafiose
Revocata la licenza a cinque centri scommesse. Il Questore di Palermo ha revocato 5 licenze di P.S. verso altrettante attività di raccolta scommesse che erano inserite, attraverso i rispettivi titolari, in un sistema di condizionamenti ed infiltrazioni della criminalità organizzata.
Revocata la licenza a cinque centri scommesse, i finanzieri hanno verificato delle relazioni con il boss della famiglia di Palermo Centro
I controlli effettuati dalla Polizia di Stato hanno permesso di constatare che alcuni di questi esercizi, infatti, mettevano a disposizione degli avventori anche gli apparecchi del tipo slot machine, che sono stati spenti dagli agenti della Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Palermo che hanno eseguito il provvedimento.
I provvedimenti di revoca, disposti dalla Questura di Palermo, prendono spunto dall’operazione denominata “ALL IN” condotta dalla Guardia di Finanza che ha svelato che un gruppo di imprese gravitava intorno alle figure centrali di Francesco Paolo Maniscalco, già condannato per la sua organicità alla famiglia di Palermo Centro, e di Salvatore Rubino che ha messo a disposizione dei clan la propria abilità imprenditoriale al fine di esercitare un concreto potere di gestione e imposizione sulla rete di raccolta delle scommesse.
In tale contesto, i titolari sono stati direttamente interessati dall’ordinanza di custodia cautelare e sequestro preventivo emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palermo Dr. Turturici.
Dalle indagini è, inoltre, emerso come un articolato sistema di amicizie, parentele, conoscenze e favoreggiamenti abbia condotto all’intestazione delle licenze a persone incensurate e di apparente buona condotta che fittiziamente operavano per nome e per conto di Cosa Nostra.