Nonostante nelle ultime 24 ore siano state effettuato solo poco più di tremila vaccinazioni il numero totale oggi supera le 6 mila, precisamente 61694 di cui 31528 donne e 30166 uomini, dati del portale dell’Aifa.
Ma il dato ufficiale in mano all’assessore Ruggero Razza, ieri mattina indicava superata la quota di 63 mila vaccinati. Le dosi totali a disposizione sono attualmente 78.685, ma bisogna stare attenti a mettere da parte anche le riserve per garantire che ci siano sempre le fiale sufficienti per il richiamo a chi ha già fatto la prima iniezione.
L’assessore Razza ha già inoltrato la richiesta al commissario nazionale Domenico Arcuri affinché sia prevista per la Sicilia un aumento della fornitura di vaccini rispetto a quanto pianificato a dicembre, quando è iniziata la campagna.
Secondo i piani ogni settimana dovrebbe arrivare una fornitura dei veccini dalla Pfizer, ma dato il ritmo che si sta riuscendo a garantire, la Regione vorrebbe ottenere 50 mila dosi in più rispetto a quanto già previsto.
E’ attivo un monitoraggio per misurare la rapidità delle Regioni ed evitare che ci siano scorte inutilizzate, e dato che la Sicilia è tra le prime per rapidità la speranza è si possa ottenere l’incremento delle dosi spettanti.
La seconda fase della campagna, dopo aver vaccinato tutti gli operatori sanitari, prevede che si passi agli over 80, che andrebbero immunizzati entro fine marzo, quando inizieranno ad arrivare sul mercato anche i vaccini di Moderna e chissà, anche quelli di AstraZeneca.
Solo allora si potrà pensare di allargare la seconda fase ad altre categorie, in base alla fornitura a disposizione. Prioritario anche immunizzare farmacisti, medici di famiglia e pediatri che saranno in seguito coinvolti nella campagna per accelerare la somministrazione.
Al momento tutte le categorie spingono per ottenere un posto in cima alle categorie che avranno diritto alla vaccinazione. Ieri è stata la volta della richiesta da parte delle segreterie regionali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil che hanno richiesto di dare priorità, tra gli altri, anche alle lavoratrici e lavoratori del settore commercio destinate alla vendita dei generi alimentari.
Tutti spingono per essere vaccinati, è una corsa contro il tempo perché intanto il contagio avanza, i numeri non sono buoni e ieri il sindaco di Palermo ha chiesto al governo regionale l’istituzione delle zone rosse almeno nei capoluoghi siciliani.
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