“Il grande anello debole dell’azione di contrasto al malaffare, purtroppo, sembra essere proprio la società civile, silente e rassegnata. Credo sia questo l’elemento più drammatico emerso oggi dalla Relazione della Commissione Antimafia Ars”.
A dirlo è José Marano, deputato regionale M5s, a proposito del Dossier presentato a Palazzo dei Normanni (Palermo), frutto di un’attività di ascolto svolta in modo capillare su tutto il territorio siciliano anche attraverso l’interlocuzione con 302 sindaci siciliani su 391 complessivi.
“L’assenza di indignazione – prosegue Marano che è anche componente della Commissione Antimafia all’Ars – rappresenta un campanello d’allarme perché significa che mancano i presupposti per il cambiamento. Se non lo contrasti, il sistema corrotto continua a prosperare e persino l’azione politica e istituzionale a tutti i livelli risulta meno efficace se non c’è la convinta partecipazione dei cittadini”.
“L’altro elemento che non può passare inosservato è quello relativo al traffico di droga – aggiunge ancora la deputata pentastellata – che in Sicilia assume dimensioni allarmanti nella misura in cui la domanda di consumo, come ha sottolineato il Presidente Antonello Cracolici, aumenta in maniera trasversale e riguarda tutte le fasce d’età e tutte le fasce sociali. Un fatto che ci riporta ancora una volta ad una società che, rispetto al passato, fa più fatica a ribellarsi. La politica e le istituzioni sono quindi chiamate ad un compito di grande responsabilità: prendere i cittadini per mano e accompagnarli nell’unica direzione possibile che è quella della legalità”.
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