Regionali: stop al modello Palermo, è spaccatura su accordo con Alfano
Sinistra Italiana ha deciso: lascia l’ipotesi di trovare un accordo per una larga coalizione sul nome di Fabrizio Micari.
Non lasciano spazio a fraintendimenti le dichiarazioni di Erasmo Palazzotto all’Ansa che dichiara: “Non ci sono le condizioni politiche per un accordo col Pd in Sicilia”. Quando sembrava vicina la possibilità di replicare il cosiddetto “modello Palermo”, che ha portato alla vittoria Leoluca Orlando alle scorse elezioni amministrative, arriva la rottura definitiva Sinistra Italiana.
“No” ad Alfano
Il motivo è l’alleanza con Alfano, che sembra ormai cosa fatta. Sinistra Italiana aveva posto fin dall’inizio il veto sul ministro degli Esteri e ora pensa ad una alternativa. “La sinistra politica e quella civica ha tante risorse da spendere, troveremo assieme a Ottavio Navarra, che era disponibile a candidarsi, la soluzione migliore. A Leoluca Orlando ora chiediamo se è disponibile a proseguire con noi il lavoro comune cominciato a Palermo”.
Gli fa eco proprio Navarra che afferma: “La dichiarazione di Erasmo Palazzotto pone fine al dialogo con il PD in Sicilia e apre alla costruzione di un percorso unitario delle forze di sinistra e di impegno civile nei territori. E’ una notizia che accolgo con entusiasmo. Sarà mia cura nelle prossime ore avviare i contatti per giungere ad un percorso condiviso. Spero che uguale decisione maturi Mdp-art.1. Si rafforza quindi il progetto sul quale stiamo lavorando e sul quale ci confronteremo. Prende sempre più forma il polo della speranza, del cambiamento e della svolta”.
Si riaprono così i giochi sul candidato alla presidenza della Regione. Se per il PD il rettore dell’Università di Palermo, proposto da Orlando, poteva mettere d’accordo tutti, adesso non potrebbe essere così scontata la sua candidatura dopo l’uscita di Sinistra Italiana dal tavolo della trattativa.