Regionali, dibattito tra i 5 candidati: è scontro sugli impresentabili

Scintille tra i candidati alla presidenza della Regione Siciliana, ospiti ieri pomeriggio di Lucia Annunziata a Mezz’ora in più.

E’ scontro sugli impresentabili

Fabrizio Micari, Claudio Fava, Giancarlo Cancelleri, Roberto La Rosa e Nello Musumeci sono stati i protagonisti di un acceso dibattito su Rai 3. Dopo una loro breve presentazione, si è andati subito al punto focale discusso ampiamente nelle ultime settimane: i candidati impresentabili. “Gli impresentabili – ha affermato Nello Musumeci – sono in tutte le liste. Fino a quando la legge consente al Pellegrino di turno di potersi candidare, non possiamo fare nulla per impedirlo. La selezione che non hanno saputo fare i partiti la faranno i cittadini”.

Il riferimento è al candidato di Forza Italia, che era stato segnalato dallo stesso Nello Musumeci in Commissione Antimafia e che adesso porterà voti al leader di Diventerà Bellissima. Una presa di posizione “grave” e inconcepibile secondo Claudio Fava, che rimprovera a Musumeci di non aver preteso, da candidato presidente, che determinati personaggi rimanessero fuori dalle sue liste, anche se avevano la fedina penale pulita, per una questione etica e di principio.

Sulla questione interviene anche Giancarlo Cancelleri, che definisce l’ex presidente della Commissione Antimanfia una sorta di “Ponzio Pilato”, che si lava le mani di fronte alla presenza di persone condannate nelle liste che lo sostengono, “compresa la sua”.

Accuse che non sembrano turbare Nello Musumeci, che addirittura afferma di aver già vinto. Lui, inattaccabile sotto il profilo della legalità, si sente soddisfatto, perchè i suoi avversari politici non possono far altro che attaccare il “contorno”, ovvero i candidati delle liste che lo sostengono. Nomi, che Musumeci, ha appreso dai giornali. “L’unico impresentabile – dice il leader di Diventerà Bellissima – è Cancelleri, che è giustizialista con gli altri e garantista con i suoi. Cancelleri dimentica di avere quattro deputati indagati”.