CATANIA – Gli studenti insegnano a immigrati e rifugiati a usare il computer, a navigare in Internet e a programmare. Il progetto RefugIS è finanziato da Microsoft Philanthrophies e promosso da Fondazione Mondo Digitale in Italia e Fundación Esplai in Spagna.
Il progetto RefugIS sarà presentato a Catania domani, alle 11:00, in occasionedella giornata di lavoro “Il problem solving per l’accoglienza e l’integrazione“, presso l’IIS G.Marconi. Dopo il saluto del dirigente scolastico Ugo Pirrone e del sindaco Enzo Bianco, intervengono i protagonisti del network che sperimenterà l’originale formula di accoglienza: Francesca Del Duca, project manager RefugIS, Fondazione Mondo Digitale, Paola Andreozzi (in
videoconferenza), responsabile CSR di Microsoft Italia, Emiliano Abramo, portavoce della Comunità di Sant’Egidio Sicilia.
La giornata di lavoro si svolge in collegamento con la Fundación Esplai, partner del progetto in Spagna. Alle 11.30 il progetto entra nel vivo con i primi laboratori di coding per immigrati e rifugiati animati dagli studenti dell’ITI G.Marconi di Catania.
Provengono soprattutto da Siria, Afghanistan, Iraq, Nigeria, Eritrea, Pakistan, Somalia e Iran gli oltre 350mila rifugiati e i migranti che sono arrivati lo scorso anno via mare nelle coste del Mediterraneo, 171.785 in Grecia e 173.008 in Italia (dati Unhcr). La sfida è superare differenze di lingue e culture attraverso il comune codice digitale, per accelerare l’acquisizione di competenze strategiche per l’integrazione.
Protagonista del nuovo modello di accoglienza alla base del progetto RefugIS diventa così la scuola che valorizza il ruolo degli studenti come mediatori naturali tra culture e linguaggi, tra analogico e digitale.
L’obiettivo del progetto pilota RefugIS, finanziato da Microsoft Philanthrophies e promosso da Fondazione Mondo Digitale in Italia e Fundación Esplai in Spagna, è avvicinare 650 cittadini stranieri alle basi dell’informatica e della programmazione, per migliorare le loro opportunità occupazionali e accelerare il processo di integrazione nel paese ospitante. A insegnare a immigrati e rifugiati a muovere i primi passi tra gli innumerevoli strumenti informatici messi a disposizione da Microsoft saranno gli studenti delle scuole grazie al modello vincente del social
learning, sperimentato con successo dalla Fondazione Mondo Digitale in diversi contesti di
accoglienza.
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