Rallenta il virus in Sicilia, contagi sotto i mille casi da due giorni
Sembra rallentare la corsa del Covid 19 in Sicilia e lo spettro della zona arancione si allontana. Il monitoraggio di venerdì non porterà novità per l’isola, si prevede invece il possibile passaggio in zona gialla anche delle Sardegna una percentuale di occupazione di posti letto intorno al 14% (il limite è fissato al 15) per i reparti ordinari e – con il 15% in rianimazione.
Ma tornando alla Sicilia, si può dire che l’Isola vede migliorare tutti i parametri e può allontanare il pericolo zona arancione.
Già dai dati del monitoraggio sul contagio da COVID-19 in Sicilia, diffusi domenica 5 settembre 2021 dal Dipartimento della Protezione Civile si registrava un decremento dei contagi rispetto alla settimana precedente del 7,6%.
L’ultimo bollettino ha confermato il trend positivo degli ultimi giorni: ieri 875 nuovi casi e lunedì erano stati 943, in calo anche ricoveri ordinari e in terapia e crollo dell’incidenza.
In percentuale si registra un calo per dei ricoveri in rianimazione dello -0,9% e una crescita sempre più contenuta dei ricoveri in area medica (+3,2% contro il +11% dei sette giorni precedenti).
L’unico dato che preoccupa riguarda le città di Siracusa, Messina, Trapani, Ragusa e Catania che restano in assoluto le cinque province italiane con l’incidenza più alta.
Restano in zona arancione alcuni comuni Siciliani che registrano ancora contagi alti e una bassa percentuale di vaccinati, si tratta di: Augusta, Avola, Pachino, Noto, Portopalo di Capo Passero, Rosolini, Ferla, Francofonte, in provincia di Siracusa, e Catenanuova in provincia di Enna. È stata prorogata fino a martedì 14 settembre la “zona arancione” a Comiso e Vittoria, in provincia di Ragusa.