Centro Padre Nostro, Musumeci: “Colpito simbolo di legalità”
La notte tra l’8 e il 9 gennaio malviventi hanno fatto irruzione al Centro Antiviolenza del Centro di Accoglienza Padre Nostro di via San Ciro n. 6 (ex Mulino del Sale). Il Centro Antiviolenza annesso al Centro di Accoglienza Padre Nostro è stato fondato da don Pino Puglisi nel rione palermitano di Brancaccio.
Alcuni sconosciuti hanno sfondato con un masso il vetro della porta secondaria che si affaccia in un piccolo cortile dove, da più di 7 anni, viene allestito il presepio che raffigura la natività.
“Mafiosi e delinquenti comuni sanno che il Centro antiviolenza di Palermo, fondato dal Beato Pino Puglisi, è punto di riferimento e simbolo di legalità in un quartiere con mille problemi come quello di Brancaccio. Ma dovrebbero sapere anche che gli operatori e i volontari del Centro, assieme a tutti i cittadini che usufruiscono dei suoi servizi, non si fanno intimidire da atti vandalici”.Lo afferma il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
“È la conferma di quanto questo presidio di generosa assistenza alla comunità dia fastidio a chi vorrebbe continuare a vivere nella illegalità. Al presidente Maurizio Artale, a tutti i soci del Centro di accoglienza Padre Nostro, la solidarietà mia e del governo regionale, con l’auspicio che gli autori dell’ennesimo raid vandalico siano individuati al più presto” conclude Musumeci.
“Ancora una volta mani di incivili hanno vandalizzato Centro Antiviolenza “Beato Giuseppe Puglisi” a Brancaccio. Da parte del Movimento 5 Stelle e certamente da parte dell’intera città di Palermo giunge la massima solidarietà e la netta condanna per un nuovo increscioso episodio che offende il percorso e la memoria di Don Pino Puglisi.
Siamo certi che gli inquirenti sapranno individuare gli autori di questo atto di inciviltà che non rappresenta la stragrande maggioranza dei palermitani che, ognuno per la propria parte, lavora ogni giorno al contrasto della criminalità organizzata e a difesa della legalità e della cultura antimafiosa”. Lo dichiara il consigliere del Movimento 5 Stelle, Antonino Randazzo.