Raccolta rifiuti a rischio. La scoperta di 11 casi di positività al Coronavirus tra i dipendenti della Rap alcuni giorni fa ha gettato nel caos le operazioni di raccolta dei rifiuti a Palermo. I primi positivi sono stati registrati in un ufficio amministrativo di via Ingham, a Brancaccio, ma i contagi si sono già diffusi.
L’azienda municipalizzata ha disposto una campagna di tamponi a tappeto per tutti i dipendenti con l’obiettivo di spegnere quanto prima il focolaio. Circa 200 dipendenti al giorno vengono esaminati quotidianamente, mentre è stato deciso di installare un presidio medico nell’autoparco di Brancaccio che sarà in grado di realizzare oltre 100 test al giorno.
La paura è che dai tamponi possano venir fuori diversi casi ulteriori, con il rischio di un grave rallentamento, o della sospensione totale delle attività di raccolta della Rap per due-tre settimane.
Già ieri il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando aveva costituito un tavolo permanente con il coinvolgimento del CdA dell’azienda municipalizzata, del vicesindaco, e degli Assessori competenti per affrontare l’emergenza.
L’amministrazione della Rap ha avviato i contatti con alcune aziende private per ricevere supporto alla raccolta dei rifiuti in alcune zone della città. Anche perché al momento, tra chi deve sottoporsi agli esami per il Covid, i dipendenti in malattia o in 104, e quelli in quarantena volontaria, tra il 40% e il 50% del personale non è a disposizione tra le file dell’azienda.
I rallentamenti degli ultimi giorni hanno causato la mancata raccolta in diversi itinerari. Di conseguenza, secondo il presidente della Rap Giuseppe Norata ci sarebbero più di 1.000 tonnellate di rifiuti non prelevati in giro per Palermo.
Le segnalazioni di cumuli di rifiuti arrivano da tutta la città. In corso Calatafimi i cassonetti sono pieni da diversi giorni, e i sacchetti di pattume invadono ormai carreggiate e marciapiedi. Stessa situazione in tutta la zona di Monte Pellegrino, Acquasanta, e Villa Tasca. All’Addaura diversi residenti hanno segnalato la presenza di cinghiali vicino alle abitazioni. Gli animali sono attratti dai rifiuti accatastati accanto le campane per la raccolta stracolme.
Ed è per questo motivo che l’azienda ha scritto al Prefetto di Palermo, invocando l’intervento dell’esercito con ruspe e pale meccaniche a supporto delle poche squadre della Rap in circolazione. Negli uffici di piazzetta Cairoli si teme infatti che l’accumulo di immondizia nelle strade possa trasformarsi in un’emergenza igienico-sanitaria. Al momento la prefettura ha comunicato che la situazione verrà valutata nei prossimi giorni.
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