Si parla di una modifica del testo del Dpcm 18 ottobre rispetto alla bozza circolata nelle ore precedenti e rispetto a quanto riferito ieri sera nella conferenza stampa dal premier Giuseppe Conte.
Nella bozza si parlava di dare facoltà ai sindaci di chiudere vie e piazze dopo le 21 in presenza di assembramenti, ma nel testo definitivo è scomparso il riferimento ai sindaci.
Decisione che aveva sollevato ieri sera non poche critiche da parte dell’Anci che tramite il presidente Leoluca Orlando aveva dichiarato: “Se il Governo valuta, come sembra che sia dal contenuto del DPCM, che la situazione in Italia sia grave e stia ulteriormente peggiorando come in altri paesi d’Europa, si assuma le sue responsabilità come hanno fatto altri governi europei”.
IL TESTO IN PDF DEL NUOVO DPCM
Cambiano i toni questa mattina con un altro comunicato, sempre di Orlando, dove si legge: “Prendo atto del fatto che il Governo nazionale ed il presidente Conte abbiano rivisto la propria posizione, ascoltando la presa di posizione dei sindaci di tutta Italia e modificando in corso d’opera il DPCM ed evitando di scaricare inattuabili responsabilità sulle amministrazioni comunali”.
“Resto fermamente convinto – continua – della necessità, per porre un freno al dilagare dei contagi in tutta Italia, di poter applicare restrizioni anche molto significative che limitino la possibilità di assembramenti pericolosi. Ma perché i provvedimenti assunti siano efficaci e non delle mere grida manzoniane, è necessario, assolutamente necessario e indispensabile, il coinvolgimento dei Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza in modo che ai provvedimenti restrittivi seguano controlli efficaci che coinvolgano tutte le forze dell’ordine in modo coordinato”.
Pace fatta quindi, nel Dpcm firmato e pubblicato sul sito di palazzo Chigi quel riferimento ai primi cittadini salta: “Delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento – si legge nel testo approvato – può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21,00, fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private”.
Il Sottosegretario all’Interno con delega agli Enti Locali, Achille Variati intervenendo sulla questione ha dichiarato: “Col nuovo Dpcm lo Stato non abbandona i Comuni né li investe di responsabilità improprie: i primi cittadini, che sono autorità sanitarie locali, saranno ovviamente supportati in tutto dai Prefetti, negli appositi Comitati provinciali di ordine pubblico. Ed è proprio con i Prefetti e nei Comitati Provinciali che si potranno valutare casi particolarmente delicati in cui risultasse necessario, opportuno e possibile chiudere al pubblico strade o piazze”.
Le proteste dei sindaci hanno convinto il premier a cambiare idea. Resta da capire chi operativamente deciderà la chiusura di strade e piazze.
LEGGI ANCHE
RANDAZZO DICHIARATA ZONA ROSSA
NUOVO DPCM, LE MISURE ANTI COVID
Carlo Conti conduttore di Sanremo porta tante novità, non tutte condivise dall'opinione pubblica. Carlo Conti…
Finalmente un Assegno di inclusione dell'importo che tutti sognano. Ecco per chi è Chiamato anche…
Nuova linfa nell’amministrazione della Regione Siciliana: stamattina, nella sede dell’assessorato regionale alla Funzione pubblica, sono…
La Legge di Bilancio 2025 introduce nuove soglie per le detrazioni fiscali: ecco come pianificare…
Nuove regole in vigore per la tassa sui rifiuti: c'è chi potrà evitare di pagarla,…
Novità sul fumo di sigaretta: devi smettere prima di subito. La novità è costosissima In…