Proiettile per Claudio Fava. E’ successo questa mattina quando una busta indirizzata a Claudio Fava è stata recapitata presso commissione Antimafia dell’Assemblea Regionale siciliana.
Il plico, che conteneva un proiettile calibro 7,65, è stato intercettato ed aperto da alcuni collaboratori di Fava che hanno subito avvisato gli agenti della Digos che hanno subito sequestrato la busta, oltre al proiettile non ci sarebbe stato altro all’interno.
Un messaggio inquietante e al tempo stesso allarmante che ha suscitato le reazioni di solidarietà unanime nei confronti dell’onorevole Fava, primo fra tutti il Presidente delle Regione Sicilia Nello Musumeci che ha subito inviato una nota: “Al presidente Fava va la convinta solidarietà e la vicinanza del governo regionale. Episodi di intimidazione grave come questo vanno condannati, senza tentennamenti. Evidentemente c’è ancora chi pensa che con le minacce si possa cambiare il corso delle cose”.
Gli fa eco il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè: “Sono solidale con il presidente della commissione regionale Antimafia, Claudio Fava, a cui stamattina, a Palazzo dei Normanni, è stata recapitata una busta contenente un proiettile calibro 7,65. Esprimo massima solidarietà, anche a nome dell’intero Parlamento siciliano, all’onorevole Fava vittima dell’ennesimo preoccupante episodio intimidatorio, che rivela un clima di odio che va condannato. Siamo certi che Fava proseguirà nel suo impegno politico di denuncia e per l’affermazione della legalità, senza lasciarsi turbare da questo vile episodio”.
L’Antimafia, sotto la guida di Fava, sta lavorando a diverse istruttorie, tra cui quelle sul cosiddetto “sistema Montante”, dall’ex presidente di Sicindustria arrestato per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, e sul depistaggio nella strage Borsellino.
Il capogruppo di Forza Italia all’ARs, on. Giuseppe Milazzo, nel condannare il vile gesto, esprime piena solidarietà all’on. Fava: “Un episodio del genere, ai danni di un Rappresentante delle Istituzioni sul territorio è inaccettabile. Ribadisco la mia piena vicinanza al deputato e collega Fava, augurandogli di continuare al meglio nel lavoro che la Commissione da lui presieduta sta svolgendo. È questa la migliore risposta all’increscioso gesto intimidatorio che mortifica tutti i siciliani onesti”.
Il presidente del Centro Padre Nostro di Brancaccio, Maurizio Artale ha denunciato lo scorso sabato un grave atto di intimidazione avvenuto davanti la casa-museo del Beato Giuseppe Puglisi.
Secondio il raccondo di Artale un individuo, alterato, ha inveito contro di lui accusandolo di non poter più parcheggiare la moto sotto casa da quando è stata istituita la casa-museo nella piazza di Brancaccia. Sempre secondo il racconto di Artale l’uomo ha concluso con una frase chiaramente riferita alla morte di Don Puglisi urlando: “Hanno fatto bene ad ammazzarlo”.
In seguito alla denuncoa del grave episodio Domenico Bonanno, coordinatore dei giovani di Diventerà Bellissima, il movimento guidato dal Presidente della Regione Musumeci ha voluto “Esprimere, a nome di tutto il movimento giovanile di Diventerà Bellissima, vicinanza a Maurizio Artale, Presidente del Centro Padre Nostro per l’atto intimidatorio subito.”
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