Prestò l’identità al boss Messina Denaro, arrestato Bonafede

PALERMO (ITALPRESS) – I carabinieri del Ros hanno arrestato Andrea Bonafede, 59 anni, geometra di Campobello di Mazara. Si tratta dell’uomo che avrebbe prestato l’identità al boss Matteo Messina Denaro. Deve rispondere di associazione mafiosa.

L’ordinanza è stata firmata dal gip del Tribunale di Palermo, Alfredo Montalto, su richiesta del procuratore capo Maurizio de Lucia e dell’aggiunto Paolo Guido.

Il geometra si era spogliato della sua carta d’identità, di fatto della sua esistenza, per darla al padrino e garantirne salute e lunga resistenza al vertice della organizzazione criminale. “Compito di estrema fiducia che non si può che dare ad un fedelissimo, pienamente affiliato e non certo ad un conoscente casuale al quale ci si rivolge durante un incontro fortuito”, scrive il gip Alfredo Montalto nella ordinanza che manda il factotum in carcere con l’accusa di associazione mafiosa. “Il boss non avrebbe potuto rivolgersi ad altri che ad una persona pienamente inserita nel contesto associativo per avere quel prolungato apporto e sostegno che è stato compiutamente delineato nelle indagini – scrivono i pm nella richiesta di arresto – Solo un associato che godeva della totale fiducia del latitante poteva infatti essere incaricato di compiti così delicati” .

Bonafede avrebbe procurato il falso documento all’ex latitante, insieme alla falsa tessera sanitaria utilizzata per la chemioterapia, ed avrebbe anche acquistato la casa utilizzata dal boss nell’ultimo periodo e la “Giulietta” che risulta intestata alla madre 87enne.


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