Presentata stagione concertistica dell’Orchestra Sinfonica Siciliana
PALERMO (ITALPRESS) – Un repertorio variegato tra concerti classici, esibizioni teatrali e omaggi al grande cinema, per un totale di 27 produzioni tra il 10 novembre 2023 e l’1 giugno 2024: si prospetta ricca di novità la 64esima stagione dell’Orchestra sinfonica siciliana al teatro Politeama-Garibaldi, nella quale ci saranno anche due date fuori abbonamento, 22 dicembre e 1 gennaio, e quattro eventi speciali, nei quali a prendersi la scena saranno grandi nomi dello spettacolo come Nicola Piovani (12 e 13 gennaio), Stefano Accorsi (8 e 9 marzo), Paolo Fresu (19 e 20 aprile) e Josè Cura (31 maggio e 1 giugno).
Ogni produzione prevede un turno pomeridiano e uno serale: per il primo il prezzo dell’abbonamento varia da 240 a 370 euro, per il secondo da 200 a 315. In entrambi i casi è previsto uno sconto del 20% per over 65, docenti e convenzioni e del 50% per studenti, ipovedenti e diversamente abili con accompagnatore; il costo del singolo biglietto è tra 15 e 25 euro, che aumentano da 20 a 35 per gli eventi speciali e da 30 a 50 per il concerto di Capodanno.
“Per i nostri abbonati abbiamo pensato a un repertorio classico, quindi Chopin, Wagner, Beethoven e Haydn – spiega Andrea Peria Giaconia, sovrintendente della Fondazione orchestra sinfonica siciliana, – Per attrarre nuovo pubblico abbiamo pensato a progetti speciali: Fresu dedicherà un brano all’Orchestra sinfonica siciliana, Piovani presenterà un progetto puramente sinfonico, Accorsi tornerà a Palermo cominciando proprio da noi e ci saranno anche omaggi al grande cinema di Rota, Fellini e Visconti. Chiuderemo la stagione con Josè Cura nell’insolita veste di direttore d’orchestra”. Per Elvira Amata, assessore regionale al Turismo e allo Spettacolo, l’offerta musicale per la stagione 2023-2024 “guarda con lungimiranza a una programmazione completa e integrata, che include non solo il repertorio del Novecento italiano e internazionale ma anche quello classico e romantico”. In particolare, Amata esprime soddisfazione “per il coinvolgimento di scuole e università, come anche per il felice connubio tra musica e grande schermo: in più, le attività previste in decentramento favoriranno una maggiore diffusione dell’offerta musicale sul territorio”.
foto: xd8/tvi/red