Ci sono due fatti incontrovertibili, il primo è che di Coronavirus continuano a morire centinaia di persone al giorno solo in Italia e che la curva dei contagi fatica a scendere perchè la campagna vaccinale arranca, il secondo è che ci sono stati decessi causati (probabilmente) da effetti collaterali del vaccino AstraZeneca, ma la fascia d’età interessata a questi eventi è inferiore ai 60 anni.
Con queste due premesse appare evidente che non si può non procedere senza ulteriori ritardi nella vaccinazione della popolazione che va dai 60 anni in su senza se e senza ma, perchè l’immunizzazione della popolazione nel più breve tempo possibile è l’unico modo per uscire dalla pandemia.
Nell’ultimo pronunciamento relativamente ad AstraZeneca l’Ema ha analizzato 169 casi di trombosi cerebrale e 53 di trombosi della vena splenica, 18 fatali. Ema raccomanda la somministrazione agli over 60 ma lascia la valutazione definitiva ai singoli stati.
Adesso che anche in Sicilia sono state aperte le prenotazioni ai cittadini dai 65 ai 69 anni si registrano troppe rinunce per paura del vaccino anglo-svedese.
Agli anziani della fascia di età compresa fra i 60 e i 79 anni verrà somministrato prevalentemente il vaccino AstraZeneca, ciò dovrebbe permettere di avere delle dosi in più di Pfizer e Moderna da destinare ai più giovani, di cui adesso si accelererà la calendarizzazione.
Il piano vaccinale cambia e si adatta, e ora che il ministero delle Salute ha ufficialmente sconsigliato AstraZeneca per gli under 60, verrà ora indicato come vaccino prevalente per la fascia 60/79 anni.
Ciò significa che gli over 80 continueranno a ricevere solo Pfizer e Moderna ma i settantenni che risultano già prenotati e quelli che si prenoteranno nei prossimi giorni riceveranno AstraZeneca “a meno che non ci siano prescrizioni mediche che suggeriscono altri tipi di fiale” precisa il commissario Renato Costa.
In Sicilia i frigoriferi scoppiano di vaccini AstraZeneca: presso le Asp ce ne sono già più di 90 mila dosi e per le prossime tre settimane sono previste tre consegne da 20 mila dosi ciascuna.
Da alcuni giorni la Regione ha registrato però almeno 11 mila rinunce e i prenotati secondo il vecchio calendario sono solo 44 mila.
Da qui l’iniziativa della Regione di ampliare da subito la platea degli aventi diritto: insomma le dosi ci sono adesso, bisogna prenotarsi e farsi vaccinare!
Musumeci ha inoltre siglato l’accordo con le associazioni di categoria per avviare le immunizzazioni nelle aziende. Oltre 1.500 aziende saranno coinvolte nel Piano di vaccinazione sperimentale che si attuerà in base all’accordo sottoscritto con Confindustria e Confapi. Il protocollo prevede la possibilità di somministrare i vaccini direttamente nei locali aziendali o nei siti individuati delle aree industriali.
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