Pranzo di Natale e cenone solo con i conviventi, si decide oggi

Al governo non si riescono a mettere d’accordo e gli italiani ancora non sanno con chi potranno trascorrere il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno.

Le nuove, si spera definitive, misure anti Covid delle feste si sapranno oggi, ma intanto il Veneto che conta il numero più alto di contagi ha varato la stretta già da domani e fino al 6 gennaio: vietato uscire dal Comune di residenza dopo le 14.

Quello che si ipotizza è che in tutto il Paese sarà istituita una zona rossa nei festivi e prefestivi dal 24 al 27 dicembre, il 30 e 31 e il 5 e 6 gennaio o per l’intero periodo fino al 3.

Da quello che trapela dalla riunione iniziata intorno alle 9.30, tra il premier Giuseppe Conte, i capi delegazione della maggioranza, il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, ci sarà la possibilità di riunirsi con i parenti strettissimi.

Sì ai ricongiungimenti con familiari che altrimenti passerebbero il Natale da soli. Accettati in casa genitori, figli, nonni e nipoti, fratelli. Sono invece esclusi gli zii, i cugini e, purtroppo, gli amici.

In Sicilia i dati del contagio sono in lieve miglioramento, come ha confermato ieri in conferenza stampa l’assessore alla Salute Ruggero Razza, ma non è ancora il momento di allentare la stretta. “Siamo tra le regioni italiane con il tasso più basso per incidenza per abitante – ha puntualizzato -. Lo rileviamo in maniera più significativa negli ultimi 7 giorni”.

Intanto è iniziato l’esodo dei fuori sede che rientrano in Sicilia, il piano di tracciamento della Regione presso gli scali, le strade e i porti sta funzionando, in molti si sottopongono al test rapido e già circa 39mila persone si sono registrate al sito www.siciliacoronavirus.it così come chiesto dal governo.

Oggi inoltre parte la pre-adesione del personale sanitario e il target di popolazione da sottoporre al vaccino anticovid per la prima trance (leggi qui chi ne ha diritto). Il giorno della prima vaccinazione, ha detto il Commissario Arcuri, è fissato per il 27 dicembre.

“Sarà una sfida importante – ha detto Razza – e auspico che ci sia la più larga adesione da parte del personale sanitario. La loro partecipazione è fondamentale per far si che alla popolazione arrivi il messaggio che vaccinarsi è utile per vincere la battaglia contro il virus “.

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