Porto di Termini Imerese, via ai lavori di dragaggio dei fondali
Rilasciata l’autorizzazione regionale per il progetto dei lavori di dragaggio del porto di Termini Imerese fino alla quota di -10,00 metri sul livello marino medio. La Regione Siciliana ha autorizzato con decreto dell’assessore al Territorio e ambiente, Toto Cordaro, l’avvio dei lavori su progetto presentato dall’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, guidata da Pasqualino Monti.
“L’intervento di dragaggio dei fondali del porto Porto di Termini Imerese, finanziato con fondi Pon Infrastrutture e reti, pari a 35 milioni di euro, prevede la realizzazione dell’escavo per incrementare la competitività del porto assicurando il potenziamento del traffico merci – dice l’assessore Toto Cordaro – La prima fase del dragaggio riguarderà la rimozione del materiale non idoneo all’immersione in mare, mentre nella seconda fase sarà eseguito il dragaggio della restante e il conseguente versamento nel sito di deposizione”.
Il via libera della Regione è valido per l’intera durata dei lavori di escavo e non oltre i tre anni, con possibilità di proroga. A vigilare sullo stato di avanzamento sarà la Capitaneria di Porto e il completamento dei lavori è previsto per settembre 2022.
Il dragaggio migliorerà la funzionalità e operatività del porto, consentendo l’ormeggio di navi di maggiore stazza per consentire nel medio-lungo termine il graduale trasferimento del traffico merci dallo scalo palermitano a quello termitano.
Per la parte contaminata, le modalità di dragaggio saranno di tipo selettivo eseguite tramite benna ecologica. Il dragaggio della restante parte, terminato l’escavo dei sedimenti non idonei all’immersione in mare, è previsto mediante l’utilizzo di una draga a strascico aspirante semovente con pozzo di carico, tipo Trailing Suction Hopper Dredger.