Porto di Palermo, fermati tre tunisini che tentavano di trasferire all’estero 51mila €

Nei giorni scorsi i Finanzieri del Comando Provinciale Palermo, in collaborazione con i funzionari del locale Ufficio delle Dogane, nel corso dei controlli doganali effettuati sulle persone, veicoli e merci in partenza verso l’estero, hanno sorpreso, in prossimità dell’imbarco sulle navi “Catania” e “Majestic” dirette a Tunisi, tre soggetti di origine tunisina intenti ad “esportare” irregolarmente valuta verso l’estero. 

In particolare, durante i controlli sui flussi di passeggeri in uscita dallo Stato, alla domanda di rito posta dai militari operanti circa il possesso di denaro o valori di ammontare pari o superiore ai 10.000 €, H. M. affermava di trasportare soltanto 8.000 €, B. N. ne dichiarava 5.000 €, mentre B. R. ne dichiarava 100 €. Le Fiamme Gialle e i funzionari doganali, non ritenendo attendibili le dichiarazioni dei tre soggetti, procedevano ad ispezionare i veicoli nonché i pacchi ed i bagagli al seguito dei viaggiatori, rinvenendo somme di denaro contante pari, rispettivamente, a 10.150 €, 26.820 € e 14.900 €, suddivisi in circa 1000 banconote di grosso taglio.

La normativa nazionale in materia di circolazione transfrontaliera di valuta (D. Lgs. 195/2008) impone uno specifico obbligo di dichiarazione in capo alle persone che attraversano a qualsiasi titolo i confini dello Stato e che abbiano al seguito denaro o valori di ammontare pari o superiore ai 10.000 euro. Pertanto, i responsabili delle violazioni sono stati sanzionati amministrativamente e ammessi al pagamento con oblazione immediata ai sensi dell’art. 7 del D. Lgs. 195/2008.

L’attività di servizio si inquadra nell’ambito della costante azione di controllo economico del territorio assicurata dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Dogane a contrasto dei traffici illeciti che, attraverso gli spazi doganali, interessano il territorio nazionale, in tal caso a presidio della trasparente circolazione dei flussi finanziari transnazionali.

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