Politica

Pogliese vince il ricorso e torna sindaco di Catania

Il sindaco di Catania Salvo Pogliese lo scorso luglio era stato sospeso dall’incarico per 18 mesi per essere stato condannato a quattro anni e tre mesi per peculato dal Tribunale di Palermo per l’uso di rimborsi spesi quando era capogruppo all’Ars del Pdl, è reintegrato nell’incarico di sindaco.

Ora il Tribunale civile di Catania, ha accolto la richiesta del suo collegio di difesa sulla fondatezza della questione di legittimità costituzionale relativa all’applicazione della legge Severino, ha trasmesso gli atti della richiesta di “annullamento” alla Corte costituzionale sulla sospensione dall’incarico di sindaco di Salvo Pogliese.

“Con il cuore colmo di gioia e felicità mi è stato appena comunicato che il Tribunale di Catania riparando una palese ingiustizia, mi ha reintegrato nel ruolo di sindaco di Catania, laddove i cittadini hanno voluto che esercitassi il mio mandato elettorale”. Così Salvo Pogliese sulla decisione del Tribunale civile.

Immediati gli auguri del Presidente della Regione Nello Musumeci: “Bisogna avere sempre fiducia nella giustizia. A Salvo Pogliese, che torna nel ruolo affidatogli dal popolo, va il mio più sincero augurio di riprendere un lavoro mai interrotto dall’amministrazione comunale di Catania. Ci vorrà tempo perché la pandemia ci restituisca a quella normalità che tutti inseguiamo. Tante decisioni dovranno essere ancora assunte e il quadro amministrativo rafforzato dalla presenza del sindaco eletto dai cittadini è un importante elemento di stabilità”.

Esultano anche i vertici della Lega Sicilia,il senatore Stefano Candiani e l’assessore catanese Fabio Cantarella, rispettivamente segretario e vicesegretario regionale della Lega Sicilia Salvini Premier: “Siamo assolutamente felici per Salvo Pogliese e per la città di Catania che ritrova la sua guida, resta però l’ombra di una legge sbagliata e intrinsecamente incostituzionale”
“La decisione assunta dal Tribunale di Catania di reintegrare il sindaco Pogliese – continuano Candiani e Cantarella – riporta indubbiamente serenità nella vita di un uomo e di una comunità che ha avviato un importante percorso di risanamento della finanza pubblica e di riforme, tuttavia il rinvio alla Corte Costituzionale della questione di legittimità della Legge Severino è un elemento importantissimo che obbliga la politica ad una riflessione su una norma che presenta numerose criticità a partire dalla sospensione dagli incarichi pubblici dopo il primo grado di giudizio”.

“Come Lega ci attiveremo in Parlamento per cambiare la legge Severino, dobbiamo impedire che una legge fatta male possa destabilizzare ancora il vissuto democratico di altre comunità come avvenuto a Catania” concludono i vertici della Lega Sicilia.

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Redazione

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