Pizzolato d’oro agli Europei di sollevamento pesi
TIRANA (ALBANIA) (ITALPRESS) – Nino Pizzolato è il Re d’Europa. L’azzurro conquista a Tirana il titolo continentale per la terza volta consecutiva e mette anche la firma su due nuovi record del mondo, di slancio e complessivo, nella categoria 89 kg. Una gara al cardiopalma, tirata chilo su chilo con il bulgaro Karlos Nasar, argento, che conquista invece tutti i nuovi primati mondiali junior. Una gara a colpi di record, dunque, tra due avversari che già lo scorso anno in Russia si sono contesi il titolo fino all’ultima alzata. In barba alle tensioni dovute al cambio di categoria, l’azzurro, già bronzo alle Olimpiadi di Tokyo nella categoria 81 kg, è stato in grado di conquistare tre ori e di firmare i due nuovi primati mondiali: per lui 175 di strappo, 217 di slancio e 392 di totale. Argento per Nasar con 382, bronzo al georgiano Revaz Davitadze con 369.Bronzo di slancio a un altro azzurro, Cristiano Ficco, con 206 kg. L’Italia chiude quindi la sua spedizione in questi Europei con un bottino di 10 medaglie: 6 ori, 2 argenti e 2 bronzi. “Sapevo che sarebbe stato necessario lottare e che oggi avrebbe vinto il più testardo e più in gara, e oggi lo sono stato di nuovo io – commenta il fresco campione europeo -. Nasar è un avversario degno, gareggiare con lui è un’emozione perchè ognuno tira fuori il meglio dell’altro. Queste medaglie non sono un caso: la gara e gara e non si può mai sapere come va, ma il frutto del lavoro. La cosa importante è avere la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile. Andiamoci a prendere tutto quello che è nostro”. E poi termina con il suo motto: “Si ‘cafuddà sempre”. “Nino è stato straordinario – i complimenti del presidente Fipe, Antonio Urso – ma per noi non è una sorpresa. Stiamo lavorando bene con il dt Sebastiano Corbu, sono mesi che ‘coviamò queste misure. Con un Pizzolato così, sicuro, deciso, grintoso, oggi non ce n’era per nessuno, neanche per un bravissimo Nasar. Merito di un gruppo straordinario, che si diverte e si impegna e di uno staff, tecnico, sanitario, federale, di altissimo livello. Questi sono i risultati quando si gareggia alla pari. L’ultimo record del mondo italiano risale al 1922 e questo la dice lunga”.– foto agenziafotogramma.it – (ITALPRESS).
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