Nella notte tra sabato e domenica personale delle volanti ha arrestato un uomo di nazionalità rumena, classe 1991, residente a Catania, per il reato di maltrattamenti in famiglia.
Gli agenti, intervenuti a seguito di una chiamata sulla linea di emergenza con la quale un uomo riferiva che la figlia stava litigando violentemente con l’ex compagno in strada, una volta giunti sul posto hanno trovato un uomo in forte stato di alterazione il quale minacciava di morte una donna. La vittima, con evidenti graffi ed ecchimosi al volto, ancora sotto shock ha chiesto aiuto agli operatori riferendo che poco prima l’uomo l’aveva schiaffeggiata, afferrata per il collo e buttata a terra, oltre ad aver danneggiato la sua autovettura, tagliando gli pneumatici, minacciando di colpirla con un grande masso che si trovava nelle immediate vicinanze.
A seguito di perquisizione personale l’uomo è stato trovato in possesso di un paio di forbicine con punta occultate nella tasca del giubbotto.
È stata quindi attivata la procedura “codice rosso”, introdotta nel 2019 per i casi di violenza domestica e di genere.
La donna, dopo aver ricevuto cure mediche sul posto, ha formalizzato la denuncia, raccontando che le violenze duravano da diversi anni: l’ex compagno, assuntore di alcol e sostanze stupefacenti, nel corso della convivenza, durata 7 anni e dalla quale erano nati due figli, aveva assunto atteggiamenti sempre più aggressivi e violenti sia verbalmente che fisicamente, sfogando la sua rabbia su mobili e suppellettili, chiedendo soldi per soddisfare le sue dipendenze e minacciando la compagna ove non lo avesse assecondato.
Pertanto, la donna a settembre dello scorso anno aveva deciso di trasferirsi presso l’abitazione di suo padre, riducendo le occasioni di incontro solo allo stretto necessario per permettere all’ex di vedere i figli. Ma nonostante tutto l’uomo continuava a minacciarla ed intimidirla riferendole che l’avrebbe perseguitata se non fosse tornata con lui. Nella giornata di sabato, l’uomo si è presentato ancora una volta ubriaco e molesto, e la situazione è degenerata fino all’intervento della polizia allertata dal padre della vittima che sentiva le urla e le richieste di aiuto della donna provenire dalla strada.
Anche il padre della vittima, ha confermato i maltrattamenti subiti per anni dalla figlia.
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