Piano mobilità del Comune di Palermo bocciato: le reazioni

Il Piano urbano della mobilità sostenibile del Comune di Palermo, è stato bocciato dall’Arta che ha avanzato parecchie osservazioni.

“È necessario un immediato chiarimento in Consiglio Comunale in merito al parere reso dall’Arta sugli elaborati del PUMS. Purtroppo non si può non evidenziare la grave carenza di comunicazione istituzionale in merito a questa vicenda, dal momento che il parere risale al novembre del 2020 ma l’Assessore al ramo non ne ha mai dato notizia nel corso dei numerosi confronti avuti in Consiglio Comunale sulle tematiche relative alla mobilità urbana”

Lo dichiara il Presidente del Consiglio Comunale di Palermo, Salvatore Orlando, che ha predisposto una lettera rivolta al sindaco Leoluca Orlando per chiedere un apposito dibattito a Sala delle Lapidi in merito al parere dell’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente (ARTA) sul PUMS, il Piano urbanistico della mobilità sostenibile del Comune di Palermo.

“Il PUMS è uno strumento necessario – continua – per l’avvio di numerose opere pubbliche ed infrastrutturali sulla mobilità cittadina alla luce del parere dell’Arta potremmo andare incontro al definanziamento di alcuni progetti. Il Consiglio Comunale deve essere adeguatamente informato sull’orientamento dell’Amministrazione in merito alle osservazioni dell’Arta, se cioè si è deciso di contestarle o invece di procedere ad un adeguamento del Piano”.

Prendiamo atto che nel parere dell’Arta si evidenzia il lavoro svolto dal Consiglio Comunale nell’esitare importanti strumenti di programmazione (PUDM, PAES, Schema di Massima del PRG) ma non può tacersi la leggerezza con la quale gli Assessorati competenti stanno affrontando tematiche essenziali non solo per il futuro della nostra città e per la conferma di importanti finanziamenti, ma anche per la stessa visione politica di questa esperienza amministrativa” conclude.

La dichiarazione dell’assessore Catania

Dice la sua anche il diretto interessato, Giusto Catania, assessore alla pianificazione e alla mobilità urbana: “Dopo aver ascoltato per mesi la favola del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) della città di Palermo bocciato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti adesso circola un’altra frottola secondo la quale sarebbe stata la Regione ad esprimersi negativamente. La situazione è oggettivamente diversa: il PUMS è stato valutato positivamente dal Ministero e adesso è in corso la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) che si concluderà con un decreto regionale.

Spiace che si sia innescata una polemica surreale, agitando perfino lo spettro della perdita dei finanziamenti o la necessità di un adeguamento del piano. Così come mi è capitato di ripetere più volte il PUMS, in questo momento, sta svolgendo la regolare procedura ambientale.

Quella in corso è una fase preliminare, come previsto dal comma 1 dell’art. 13 del DLgs 152 del 2006, in cui il Comune e la Regione svolgono la cosiddetta fase di scoping. Cioè, gli enti “entrano in consultazione (…) al fine di definire la portata ed il livello di dettaglio delle informazioni da includere nel rapporto ambientale.”  Pertanto, si sta svolgendo una fase di consultazione tecnica tra uffici nella quale si inscrive il parere della commissione regionale che ha, semplicemente, indicato quali documenti ed informazioni includere nel rapporto ambientale.

Non c’è alcuna volontà di nascondere documenti, che sono pubblici (sic!) e che hanno valore esclusivo all’interno di una codificata procedura amministrativa; tali atti non sono mai stati oggetto di analisi né di trattazione di alcun organo politico. Il sindaco e l’assessore al ramo, correttamente, non hanno mai ricevuto alcuna notifica di questo parere. Pertanto, è evidente che non si è consumato alcuno sgarbo istituzionale.

Questa precisazione appare necessaria al fine di evitare che le infondate preoccupazioni e le plateali censure del Presidente del Consiglio Comunale possano essere strumentalizzate in danno della figura dello stesso Presidente, chiamato a svolgere un ruolo al tempo stesso di rappresentanza e di garanzia” conclude l’assessore.

Per la Lega “Ennesima figuraccia dell’Amministrazione”

Va all’attacco invece Alessandro Anello, consigliere comunale della Lega e vice presidente della VI commissione Attività produttive: “A causa delle osservazioni fatte dall’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente al Piano urbano della mobilità sostenibile del Comune, il percorso per l’avvio di numerose opere pubbliche ed infrastrutturali per la città di Palermo subisce un ulteriore e grave rallentamento.

Una pesante bocciatura gli 11 punti individuati dalla commissione tecnica specialistica per le autorizzazioni ambientali su cui l’amministrazione deve tornare a lavorare, l’ennesimo fallimento della Giunta guidata dal sindaco Leoluca Orlando che con l’assessore alla Mobilità Giusto Catania colleziona le peggiori figuracce, questa volta sul terreno della comunicazione istituzionale: l’ABC per ogni amministratore pubblico che si rispetti. Ma Catania evidentemente o non conosce bene la materia oppure, peggio, fa finta di non conoscerla visto il suo silenzio al Consiglio comunale dal novembre 2020 ad oggi nonostante i numerosi confronti avuti in quei lunghi quattro mesi a Sala delle Lapidi in tema di mobilità urbana.

È preoccupante inoltre il tentativo di delegittimare l’operato della presidenza del consiglio che si contraddistingue invece per garantire l’Aula e il rispetto dei ruoli e delle competenze di tutti i consiglieri. Un comportamento inaccettabile, che calpesta i principi di trasparenza in seno al massimo organo indirizzo e di controllo politico-amministrativo della città. Un’offesa per tutti i cittadini palermitani”.

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