“Abbiamo il dovere di dare autorevolezza e credibilità alla politica e all’istituzione che rappresentiamo e per farlo è indispensabile non fare polemica sterile e poco comprensibile. Oggi stiamo facendo un
dibattito sulle dichiarazioni del Presidente e non su tutto il programma. Per quello ci sarà tempo e modo di confrontarsi, partendo dalle Commissioni dove gli assessori saranno sentiti e potranno esplicitare e dettagliare ciascuno dei singoli e specifici temi.”
Lo ha detto oggi pomeriggio il capogruppo di Forza Italia all’ARS intervenendo nel dibattito sulle dichiarazioni del Presidente della Regione Renato Schifani, che ha risposto ad alcune delle affermazioni fatte in Aula e fatto alcune proposte al Governo.
Rispondendo ad alcune affermazioni di parlamentari del PD, Pellegrino ha detto che “essere chiari richiede prima di tutto rispettare la verità dei fatti. Chi oggi ha criticato questo governo, per altro appena insediato, sul tema dei porti, non sa o non ricorda che è con l’Assessore Falcone, allora competente per le infrastrutture, il centrodestra ha destinato decine di milioni ai porti siciliani, a partire da quelli delle isole minori.”
Pellegrino è intervenuto poi con determinazione rispetto alle polemiche di questi giorni e alle dichiarazioni dell’on.le Gianfranco Micciché.
“A chi ha accusato il Presidente Schifani di essere un “capocorrente” di Forza Italia – ha detto Pellegrino – credo utile ricordare che Renato Schifani è stato fra i fondatori di Forza Italia insieme a Silvio Berlusconi e che su indicazione di Forza Italia ha ricoperto incarichi istituzionali ai massimi livelli, sempre in un rapporto di totale fiducia e stima con il Presidente Berlusconi. Affermare che Schifani è un capocorrente vuol dire negare ciò che tutti sanno e cioè che Schifani è Forza Italia, in Sicilia come in tutta Italia.”
E rispetto ai ruoli e ai rapporti interni al Parlamento, Pellegrino ha detto che “chi oggi si è detto parte della maggioranza, fino a pochi giorni fa dichiarava pubblicamente di non essere in maggioranza: facciano pace con sé stessi e valuteremo poi, sulla base sui voti e comportamenti d’Aula, chi è in maggioranza e chi no.”
Dal capogruppo di Forza Italia all’ARS, sono venuti poi alcuni spunti programmatici rispetto all’azione del Governo.
“Il primo tema che pongo all’attenzione del Governo – ha detto Pellegrino – è quello delle provincie. Abbiamo finalmente la possibilità di porre fine alle dittature commissariali, restituire voce e strumenti ai cittadini e porre rimedio al disastro avviato con le scelte del Governo Crocetta. È un tema che può vedere una proficua collaborazione e sinergia con l’opposizione, così come può esservi sulla sburocratizzazione e la digitalizzazione della macchina amministrativa, rispetto alle quali riproporremo il disegno di legge
che già era calendarizzato nella precedente legislatura su proposta del governo.
Al Governo chiediamo di essere attento, siamo certi che lo sarà, sui temi dell’inclusione e per le politiche sociali per i più deboli così come di agire con forza per liberare finalmente i cittadini prigionieri delle liste d’attesa nella sanità.
Altro settore rispetto al quale Forza Italia è stata e sarà vigile è quello dei servizi nelle isole minori, che devono superare una grave marginalità non più tollerabile dai cittadini.
Sul fronte del lavoro, Governo e Parlamento devono finalmente dare vita ad una legge snella che permetta la stabilizzazione degli ultimi precari. Sono migliaia di lavoratori che meritano finalmente serenità anche per dare continuità ai servizi che svolgono per la pubblica amministrazione. E ancora sul tema del lavoro, chiedo che questo Governo si faccia portavoce delle necessità dei disoccupati over 50,
che oggi rischiano di rimanere esclusi dal mercato del lavoro e di non aver ancora diritto alla pensione. È una emergenza nell’emergenza, per la quale chiedo un’attenzione particolare.”
Infine, da Pellegrino è venuto un richiamo all’importanza della collaborazione e confronto costruttivo con l’opposizione: “un approccio – ha detto – che ho avvertito nelle parole di molti colleghi di tutti i gruppi di minoranza, rispetto al quale ci confronteremo sui temi concreti e nel corso dei lavori d’Aula.”
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