Papa Francesco: emozionante testimonianza di una fedele siciliana

di Germana Di Giorgio

Roma. Sono le 19.50 del 13 Marzo 2013 e le imponenti campane che circa un’ora prima hanno messo fine a un’attesa lunga quasi due giorni, ora tacciono insieme alle migliaia di persone che rispettosamente ascoltano…

di Germana Di Giorgio

Roma, 14 Mar. – Roma. Sono le 19.50 del 13 Marzo 2013 e le imponenti campane che circa un’ora prima hanno messo fine a un’attesa lunga quasi due giorni, ora tacciono insieme alle migliaia di persone che rispettosamente ascoltano il discorso di un nuovo Papa, Francesco.

Suona straordinariamente familiare al cuore del mondo intero questo nome, sinonimo di umiltà e speranza non solo per i fedeli: questa sera “il grande abbraccio” della Basilica stringe a sé tutti e cinque i continenti, addirittura commossi e lieti di accogliere il Pontefice del sospirato cambiamento.

Gli sguardi degli spettatori sotto la finestra sono sorpresi, poiché nel fervore del toto-Papa non si era fatto alcun accenno a un papabile argentino, nonostante Jorge Mario Bergoglio fosse stato secondo a Joseph Ratzinger nel 2005.

 

“Argentino? Baila el tango?”, scherzano alcuni turisti spagnoli, indifferenti alla lieve pioggia e pazienti alle spallate che arrivano in serie al passaggio di gruppi compatti, decisi ad abbattere il muro umano, superare il colonnato e rivolgersi alla finestra.

 

E’ un trionfo di sorrisi e risate: i festosi boati tonanti dall’interno assecondano l’immaginazione di chi si trova all’esterno della piazza e che quindi può partecipare solo indirettamente all’evento.

Si fanno spazio tra la confusione anche i canti internazionali di bambini accaldati e sorridenti accompagnati dalle maestre vigili, mentre una giovane tedesca gioisce energicamente alla vista di Francesco sulle spalle di amico disposto a rimetterci le spalle.

Questo non è più il momento delle accuse e della diffidenza: è quasi doveroso anche per la più laica delle opinioni manifestarsi aperta, libera da pregiudizi e rispettosa della fiducia che ogni individuo sta segretamente o apertamente riponendo nella semplicità delle parole del nuovo Pontefice.

In Piazza non ci sono solo cattolici, ci sono anche sognatori…