Palermo, 9 arresti per spaccio di droga a Ballarò

PALERMO (ITALPRESS) – I Carabinieri di Palermo Piazza Verdi hanno eseguito 25 provvedimenti cautelari (4 in carcere, 5 ai domiciliari, 7 obbligo di dimora nel Comune di Palermo e 9 obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), emessi dall’ufficio G.I.P. del Tribunale di Palermo sulla base di una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo e condotta dai militari per spaccio di sostanze stupefacenti.

L’indagine, tra giugno e dicembre del 2020, ha consentito di scoprire che nel centro di Palermo, all’interno dello storico quartiere Ballarò, operava un’importante piazza di spaccio, attiva 24 ore su 24 per lo smercio di sostanze stupefacenti del tipo crack ma anche di cocaina, hashish, marijuana e suboxone.
L’area comunale del quartiere Ballarò delimitata da Via Nunzio Nasi, Piazzetta Lucrezia Brunaccini e Via Mongitore era divenuta scenario di una continuativa e sistematica attività di illecita commercializzazione di sostanze stupefacenti, che non si interrompeva neanche in arco notturno.

Lagalla: “Gli stupefacenti stanno uccidendo tanti nostri giovani”

“Il mio ringraziamento per l’operazione antidroga condotta oggi nel quartiere Ballarò al Comando provinciale dei carabinieri che ha portato avanti le indagini insieme alla Procura della Repubblica di Palermo. Il cospicuo numero di provvedimenti cautelari dimostra come sia fitta la rete dello spaccio di sostanze stupefacenti che sta uccidendo soprattutto tanti nostri giovani concittadini. Per questa ragione, l’attività di contrasto della Magistratura e delle Forze dell’ordine diventa di fondamentale importanza. Il Comune di Palermo sta facendo la sua parte ed è già pubblico l’avviso da un milione di euro per l’attivazione di presidi sul territorio, così come è già attivo il tavolo per il contrasto alle dipendenze che l’Amministrazione ha attivato insieme alla Prefettura, con la collaborazione dell’Asp, dell’Ufficio scolastico regionale e degli enti del Terzo settore”.  Così dichiara il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.

Lo spaccio vicino a una scuola e al mercato

Lo spaccio avveniva in piazza usualmente frequentata da minorenni e turisti, vista la sua vicinanza ad una scuola e ad uno dei mercati permanenti più antichi di Palermo. Numerosi pusher con un programmato modello operativo, caratterizzato dalla ripartizione tra i medesimi delle fasce orarie e degli spazi dove operare tanto da indurre a definire l’area come una vera e propria “piccola Amsterdam” dove consumare tranquillamente stupefacenti e bevande come in un “coffee shop”.

Gli spacciatori, ed in particolare quelli che avevano il ruolo di “vedetta”, erano soliti segnalare l’arrivo delle Forze dell’Ordine ai loro complici utilizzando una parola in codice e, nella fattispecie, “Fairo” da cui il nome dell’operazione dei Carabinieri.

Le indagini consentono di stimare che la piazza di spaccio garantiva un profitto giornaliero di 4000 euro circa. Nel corso dell’attività sono state monitorate 256 cessioni di sostanze stupefacenti, sono già state arrestate in flagranza 10 persone, sequestrati circa 2,5 kg di stupefacente e segnalate alla locale Prefettura quali acquirenti 78 soggetti. Tra i consumatori individuati figurerebbero soggetti di svariata estrazione sociale e geografica e anche una madre che si era recata nella piazza di spaccio spingendo il passeggino con all’interno suo figlio.

Nel corso dell’operazione di stanotte, sono stati eseguiti due arresti in flagranza e una denuncia in stato di libertà per la stessa accusa: sono stati sequestrati complessivamente 85 grammi circa di stupefacente crack, hashish e marijuana.

I Carabinieri del Nucleo Cinofili impiegati per l’esecuzione delle misure cautelari, durante le attività di perquisizione e controllo del quartiere eseguite con l’aiuto del cane antidroga Ron, hanno individuato una maxi serra di marijuana “indoor” allestita in un magazzino attrezzato con luci, tubi di areazione e sistema di irrigazione. Nella serra sono stati sequestrati diversi sacchi contenenti infiorescenze di marijuana.

– foto: ufficio stampa Carabinieri