L’emergenza coronavirus colpisce anche i defunti. Ai Rotoli di Palermo, infatti, la situazione è diventata preoccupante. Molte bare, circa 497, sono in attesa di una sepoltura. Adesso bisognerà attendere una settimana prima di poter dare un degno addio alle tante bare contenute nel deposito del cimitero.
Non sarà creato neanche il “forno crematorio mobile”, fortemente voluto dall’Amministrazione. Il progetto infatti è irrealizzabile perché viola la norma regionale n. 18 del 2010. Riprende campo, quindi, l’idea dell’ex assessore Roberto D’Agostino, e cioè un “Revamping”: un intervento
di manutenzione che sarebbe costato circa di 200 mila euro e sarebbe stato
disponibile in un mese.
“Si ritiene più plausibile – si legge nel verbale dell’ultima riunione – e fattibile l’acquisizione dei loculi innovativi. Si è valutato il ripristino del forno crematorio, con la sostituzione di tutte le parti non più funzionanti e si è preso in considerazione anche un nuovo modello con l’uscita a due bocche che ha trovato il benestare di massima da parte della soprintendenza e dall’Asp”, il progetto costerà 2 milioni e mezzo di euro.
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