Pagliarelli Palermo. Dopo la protesta scoppiata ieri sera presso la casa circondariale Pagliarelli in circa 150 camere detentive, dove i detenuti hanno bruciato cartacce e stoffa e battuto sulle grate, oggi è stato indetto lo sciopero della fame.
A partecipare sono circa in 700, sciopero che continuerà fino a quando il Governo non prenderà un provvedimento alle loro richieste. La casa circondariale ospita circa 1800 detenuti allo stato attuale, un numero elevato rispetto a quello che la struttura può contenere. La protesta nasce infatti dai timori legati all’attuale emergenza di coronavirus, aggravata appunto dall’enorme numero di detenuti ospitati che non garantisce sicurezza e diritto alla salute.
Ma a preoccupare i detenuti c’è anche la sospensione sia dei colloqui settimanali con i famigliari che di ogni tipo di permesso premio.
La Camera penale di Palermo ha incontrato oggi i detenuti e propone al Governo la sospensione degli arresti per chi ha pene basse, i domiciliari e l’amnistia.
Per arginare le proteste che hanno interessato numerose strutture carcerarie del Paese con conseguenze anche gravi, come ad esempio i sei detenuti deceduti a Modena, il ministro della Giustizia Bonafede sta prendendo in esame alcune delle richieste avanzate.
“E’ nostro dovere tutelare la salute di chi lavora e vive nelle carceri”, afferma il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, e i provvedimenti presi hanno proprio “la funzione di garantire proprio la tutela della salute dei detenuti e tutti coloro che lavorano nella realtà penitenziaria”. Poi aggiunge: “Ma deve essere chiaro che ogni protesta attraverso la violenza è solo da condannare e non porterà ad alcun buon risultato”.
L’indulto è una delle misure contenute nel decreto emanato dal Governo per l’emergenza coronavirus. Stamattina, dopo i disordini di ieri sera presso il Pagliarelli, sono arrivati Fabio Ferrara, presidente della Camera penale di Palermo, e Fabio Bognanni, vicepresidente della Camera penale e responsabile regionale dell’osservatorio carcere per le unioni camere penali italiane.
“Abbiamo ascoltato le ragioni di protesta dei detenuti di media sicurezza e di alta sicurezza. Il diritto alla salute va garantito a tutti – dice Fabio Bognanni – e purtroppo è compromesso dal sovraffollamento del Pagliarelli. Noi proponiamo al governo e al parlamento che si disponga la sospensione dell’esecuzione per pene brevi da espiare. Domiciliari per chi ha pene inferiori a due anni e provvedimenti di amnistia”.
Il volto sorridente di Paolo Borsellino è da oggi proiettato nel cortile Maqueda all’interno di…
Giovedì mattina a Fiumefreddo di Sicilia si terrà un sopralluogo proposto dalla Regione per valutare…
Lunedì 22 luglio scatterà il piano di razionamento dell’acqua predisposto da Amap. Questa misura d’emergenza…
L'annuncio del nostro premier Giorgia Meloni finisce per mandare tutti nel panico, ecco cosa sta…
Nella carne sono stati trovati blatte e scarafaggi, in tutto questo marasma ad esultare è…
Se lavori poco e il tuo stipendio non ti basta, allora sappi che lo stato…