Open Fiber, la rete in fibra ottica FTTH arriva a Pizzighettone
PIZZIGHETTONE (CREMONA) (ITALPRESS) – Continua l’impegno di Open Fiber per espandere l’infrastruttura a banda ultralarga nei borghi antichi d’Italia. Uno degli ultimi comuni raggiunti è Pizzighettone, un antico borgo lombardo in provincia di Cremona. Sono 260 le unità immobiliari raggiunte grazie alla posa di 3,5 km di rete di telecomunicazioni in modalità FTTH (Fiber To The Home). Ad oggi, oltre una decina i clienti già attivi che possono accedere ai servizi digitali innovativi disponibili sulla rete internet tramite le offerte commerciali degli operatori partner presenti sul territorio.Il comune di Pizzighettone è stato cablato in quanto Open Fiber è la società concessionaria del bando pubblico di Infratel Italia (società in-house del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ex MISE) per la copertura delle aree meno densamente popolate della regione Lombardia: l’opera rimarrà infatti di proprietà pubblica, mentre Open Fiber ne curerà la gestione e la manutenzione per i prossimi 20 anni.“Pizzighettone è un antico borgo lombardo con oltre 6000 abitanti e Open Fiber nell’ambito del piano Banda Ultra Larga di Infratel ha connesso in questo comune oltre 260 unità immobiliari ad una infrastruttura in fibra ottica Fiber To The Home – spiega Margherita Locatelli, Field Manager Open Fiber -. E’ previsto un ampliamento della copertura realizzata nell’ambito del piano 1 giga, finanziato dai fondi PNRR. Il piano di Open Fiber è quello di portare l’infrastruttura in fibra ottica su tutto il territorio nazionale, garantendo una connessione sicura, ultraveloce, attraverso una politica energetica basata sui principi fondamentali dell’ecosostenibilità e dell’efficienza energetica”.“Siamo soddisfatti di questa progettazione che riguarda il nostro comune, un borgo storico che offre anche delle opportunità dal punto di vista turistico – replica Luca Moggi, sindaco di Pizzighettone -. Questa infrastruttura sicuramente ci aiuta nell’esaltare le nostre bellezze paesaggistiche ed architettoniche e rappresenterà anche un volano per le nostre attività economiche e ricettive, che non possono prescindere dalla transizione digitale e tecnologica che stiamo vivendo”.Secondo Paolo Capelli, Sysops Manager di Growens, società che si occupa della gestione delle infrastrutture informatiche degli uffici di Milano e Cremona “sicuramente avere la fibra a casa è un fattore altamente abilitante. Nel mio lavoro quotidiano nel campo informatico permette di attivarsi e di fruire di servizi digitali innovativi già presenti sulla rete. Lavorando in remoto da casa posso accedere comodamente anche a file e materiali pesanti presenti sui nostri server, senza difficoltà. Grazie alla sua bassa latenza, prevedo un grande sviluppo in futuro e si aprono sicuramente altri interessanti scenari di utilizzo”.
– foto f04/Italpress –