Offerta della cera a Santa Rosalia, un rito recuperato dopo 100 anni
Offerta delle cera a Santa Rosalia. Dopo 100 anni si recupera l’antica tradizione dell’offerta della cera alla Santuzza per aprire i festeggiamenti di Santa Rosalia.
Ieri con la cerimonia dell’Offerta della cera, sono iniziati ufficialmente le celebrazioni del 395° Festino di Santa Rosalia. Dopo essere stato “abbandonato” per 100 anni l’antico rito di devozione ritorna in questa edizione. A presenziare al rito oltre 200 confraternite palermitane insieme a rappresentanti delle istituzioni. L’offerta della cera è un simbolo, la fiamma della fede e della devozione, che accompagnerà la città e i suoi abitanti lungo tutto l’anno.
Offerta delle cera a Santa Rosalia: il corteo e l’apertura della cappella
Il corteo è partito alle 18 da piazza Pretoria per arrivare in Cattedrale dove i ceri portati in dono dalle confraternite sono stati esposti davanti alla cappella di Santa Rosalia subito prima della celebrazione della santa messa.
Al corteo hanno partecipato anche monsignor Filippo Sarullo, parroco della Cattedrale, e Leoluca Orlando, sindaco di Palermo.
Dopo la celebrazione, presso la Cattedrale, il sindaco Leoluca Orlando ha aperto la cappella che contiene il reliquiario della Santuzza, cerimonia che da avvio ai festeggiamenti per Santa Rosalia. Le reliquie saranno poi portate in processione il 15 luglio.
Gli altri appuntamenti
Per i bambini, oggi alle 19 a piazza Bologni “Giufà, una pensa e cento ne fa” e alle 11 i laboratori “Rosalia Picciridda” (dai 4 ai 6 anni). Al Museo Riso, infine, alle ore 20 verrà inaugurata la mostra “Le cinque Rosalie” che raccoglie gli scatti realizzati da Lorenzo Gatto nelle ultime cinque edizioni del Festino, il video “Rosa senza Spine” di Salvo Agria e “Il Sacro Carro della Condivisione e del Riscatto” di Monica Modica, realizzato dalla Fondazione Buttitta.
Al via anche il Festinello a piazza Monte di Pietà, luogo dove per la prima volta nella storia si svolse il Festino. “Palermo è Rosalia” vedrà in scena 13 Attori-Detenuti del laboratorio teatrale diretto da Lollo franco all’interno del Carcere Ucciardone, la dodicenne Maria Lisa Pagano nel ruolo di Rosalia, Lavinia Pupella in quello della madre e Daniela Allotta nei panni della nutrice.
Foto di Francesco Militello Mirto