Nubifragio Sicilia orientale, ingenti danni: chiesto lo stato calamità

Nubifragio Sicilia orientale. Le forti piogge che si sono abbattute ieri notte in molte zone della Sicilia orientale hanno causato danni, esondazioni e gravissimi danni all’agricoltura di tutto il territorio.

Stiamo parlando della provincia di Catania, ma anche molte zone di Siracusa e Ragusa sono state fortemente danneggiate.

A Catania molte strade sono state chiuse ma la situazione più grave è nel Siracusano, dove la gente è stata costretta a cercare riparo sui tetti fino ai soccorsi con gli elicotteri.

Colpite anche alcune città dell’Ennese e del Nisseno, al confine con la provincia di Catania. Tra questi Agira (Enna), che è rimasta parzialmente isolata.

L’Assessore per l’Agricoltura Edy Bandiera in una nota ha sottolineato: “L’Assessorato si è celermente attivato presso gli  Ispettorati dell’Agricoltura competenti per predisporre tutte le attività  relative alla valutazione e delimitazione delle aree colpite, il personale è  già sul luogo per fare un primo monitoraggio e una stima dei danni a seguito del violento  nubifragio che ha flagellato la provincia di Siracusa , Catania e Ragusa nelle  ultime ore.

Siamo a stretto contatto con i Capi del Genio Civile, anche in  relazione all’avvenuto straripamento di fiumi, che hanno altresì arrecato grave  nocumento alla viabilità rurale e alle aziende agricole.

Continuiamo a vigilare  affinché si possano contenere i danni e dare il pronto e doveroso supporto e  sostegno alla popolazione coinvolta – prosegue Bandiera – Ho già dato  mandato agli Uffici per predisporre gli atti finalizzati al riconoscimento  dello stato di calamità”.

Nubifragio Sicilia orientale: disagi alla viabilità e circolazione ferroviaria interrotta

Per allagamento del piano viabile, sono state chiuse questa mattina le strade statali 114 dir “Della Costa Saracena” tra il km 10 e 11, a Carlentini (SR), e la 192 “Della Valle del Dittaino” dal km 8 al km 43, tra Enna e Castel di Judica (CT). Chiusa per fango e detriti in carreggiata la strada statale 288 “Di Aidone”, dal km 2 al km 10, a Ramacca (CT). La strada statale 417 “Di Caltagirone” è chiusa dal km 54 al km 59 a Lentini per esondazione del torrente Gornalunga.

Nel siracusano a causa dell’esondazione del fiume Anapo sono state chiuse la strada Taverna-Belfronte e la Case Bianche.

La circolazione ferroviaria è stata sospesa dalle 9.45 sulla linea Catania-Siracusa per l’allagamento dei binari fra Lentini e Agnone causato dalle abbondanti piogge che stanno interessando la zona.

Le zone più colpite dal nubifragio che si è abbattuto sulla Sicilia orientale sono quelle tra Lentini e Francofonte.

Ingenti danni all’agricoltura

Secondo il presidente di Confagricoltura Catania Giovanni Selvaggi “La situazione risulta essere particolarmente grave nella zona di Vizzini, Francofonte, Scordia e Ramacca”.

“In alcune zone – aggiunge – è andata distrutta l’intera produzione di olive e arance, ma quel che più preoccupa sono i danni strutturali subiti dalle piante”.

Colpiti anche alcune città dell’Ennese e del Nisseno, al confine con la provincia di Catania. Tra questi Agira (Enna), che è rimasta parzialmente isolata.

 

Chiesto da più parti lo stato di calamità

“Ho presentato al Dipartimento regionale delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti, un primo report sulle criticità in cui versano le strade provinciali e statali della provincia di Siracusa, che in questi ultimi giorni soprattutto sono rese impraticabili anche a causa dal maltempo”. Così, in una nota, la deputata all’Ars Rossana Cannata.

“Sostengo – continua la componente della Commissione Attività Produttive all’Ars – il riconoscimento dello stato di calamità naturale a favore delle comunità della zona Montana, della zona nord di Siracusa e di tutte le altre zone colpite dalle perturbazioni”.

“Nello specifico – aggiunge la parlamentare – l’elenco presentato riguarda le seguenti strade: Sp 114 (ex Ss114 Augusta-Siracusa), Sp 16 Lentini-Scordia), Sp12, Sp4 (Avola – Avola Antica) , Sp15 (Noto-Avola), Sp59 (Avola – Calabernardo), Sp 95 (Villasmundo-Carlentini), Sp 32 (Carlentini-Pedagaggi), Sp12 (Cassibile-Floridia), Sp26 (Pachino-Rosolini), Sp6 ed Sp8 (Pachino-Portopalo) ed Ss114 Avola-Siracusa”.

“Come si nota – spiega ancora Cannata – l’urgenza d’intervento interessa, da Nord a Sud, quasi tutto il comparto stradale provinciale, un comparto che versa in condizioni di assoluto degrado, messo in ginocchio anche dalle insistenti piogge degli ultimi giorni e in cui la sicurezza stradale è altamente compromessa, infatti negli anni vi sono stati innumerevoli incidenti stradali, spesso anche mortali”.

Anche il presidente dei deputati Questori all’Ars, Giorgio Assenza, chiede urgentemente il riconoscimento della stato di calamità naturale.
“Agricoltura, ovvero una fra le principali fonti di reddito di tutto il Ragusano, praticamente in ginocchio dopo il secondo dei due nubifragi che hanno procurato danni ingentissimi a distanza di pochissimi giorni l’uno dall’altro –  afferma Assenza – E, da Modica a Scicli, da Pozzallo a Ispica, quest’ultimo cataclisma naturale condensatosi in partenza dalla zona di Rosolini, ha attaccato strutture e proprietà private ma anche infrastrutture pubbliche a partire dalla rete viaria. La politica deve intervenire e so che lo farà fattivamente”