«Con l’approssimarsi del 5 novembre 2017, questa Assemblea regionale, in tutte le sue articolazioni, non può che limitarsi allo svolgimento di quelle attribuzioni relative ad atti necessari e urgenti, dovuti o istituzionalmente indifferibili».
Dal presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, in una nota inviata al presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, arriva lo stop alle numerose richieste di parere pervenute alle competenti Commissioni legislative permanenti dell’Ars.
«Come le è ben noto, infatti – scrive Ardizzone – l’Assemblea regionale siciliana, benché non ancora formalmente in prorogatio, nell’approssimarsi della data delle elezioni per il suo rinnovo, come autorevolmente sostenuto anche dalla più recente giurisprudenza costituzionale (tra le tante, Corte Cost. sent. n. 68/2010), entra nella fase di cosiddetta “prescadenza”. In tale fase essa dispone di poteri attenuati, confacenti alla sua situazione di organo in scadenza, analoga, quanto a intensità di poteri, a quella di un organo che opera in regime di prorogatio».
Per questo motivo, il presidente Ardizzone ha chiesto a Crocetta «di voler puntualmente esplicitare le ragioni di necessità, urgenza e indifferibilità sottese a ciascuna richiesta di parere, così da poter consentire la legittima convocazione delle competenti Commissioni per il prescritto parere, nel rispetto delle norme e della giurisprudenza costituzionale». In altre parole, basta nomine a Palla d’Orleans.
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