Niente stipendi per i lavoratori della Toto Costruzioni. La reazione dei sindacati

Si preannuncia un Natale triste ed amarissimo per oltre 350 lavoratori della Toto Costruzioni impegnati nei lavori per la realizzazione del Raddoppio ferroviario Cefalù Castelbuono, cantiere Palermitano. La brutta sorpresa natalizia che sta, giustamente, creando sconcerto e disperazione tra i lavoratori e le rispettive famiglie è il mancato pagamento degli stipendi e di parte della gratifica Cassa Edile che nel comparto dell’edilizia equivale alla tredicesima. 

“Si tratta di un fatto molto grave – affermano i segretari generali di Feneal UIL Tirrenica Messina-Palermo, Filca Cisl Palermo-Trapani e Fillea Palermo, Pasquale De Vardo, Francesco Danese e Piero Ceraulo – che fra l’altro, nonostante i proclami aziendali, certifica l’assoluta correttezza delle nostre recenti denunce in merito all’incertezza e alla nebulosità che caratterizza l’impresa TOTO Costruzioni.” 

“A questo punto – proseguono – le rassicurazioni del gruppo TOTO, non bastano più, in maniera fredda e asettica con nota ufficiale recapitata a tutti i lavoratori, la TOTO Holding Spa in data 15/12/22, cogliendo l’occasione per augurare buone feste ai lavoratori, informa le stesse maestranze impegnate, che per problematiche economiche societarie “dovrebbero” saldare le spettanze del mese di novembre e la 13esima mensilità la prossima settimana, appare assolutamente fuori luogo e totalmente inconsistente il metodo usato nonché la tempistica, infatti basta ricordare che 200 lavoratori sono già da mesi in cassa integrazione mentre altri 150 sono stati lasciati a casa con la promessa di retribuzione”.

“Pertanto – concludono i rappresentanti sindacali – al di là delle sterili parole, diffidiamo la Toto Costruzioni a procedere all’immediato pagamento di tutte le spettanze attese dalle maestranze in maniera tale da consentire ai lavoratori del cantiere del Raddoppio Ferroviario Cefalù Castelbuono e alle loro famiglie di trascorrere un Natale sereno pur nella precarietà della situazione aziendale. Infine, preannunciamo sin da subito che in caso di mancata corresponsione delle spettanze le Federazioni Feneal UIL Filca CISL e Fille CGIL insieme a tutti i lavoratori proclameranno lo stato di agitazione con conseguente mobilitazione, hanno così concluso Pasquale De Vardo, Francesco Danese e Piero Ceraulo.