La rappresentazione, caratterizzata da una scarna messinscena che vede in azione soltanto tre persone (più un cameriere – quasi assente nella versione filmica ma voluto da Pinter – che ha il volto di Nicola Marchitiello e che veicola gli eventi), consta di una trama in cui, per dirla con la Braschi, “tutti tradiscono tutti, e anche il tempo viene tradito”. Infatti, la storia di questa coppia alto-borghese sposata, corrosa dalla relazione della donna con il migliore amico (a sua volta coniugato) del consorte, il quale, dal canto suo, non fa mistero delle proprie scappatelle, viene proposta a ritroso, con balzi all’indietro che ricostruiscono le origini di ciascuna infedeltà e con dialoghi i cui riferimenti si chiariscono a poco a poco ma con precisione millimetrica.
“Sono curiosa e contenta di affrontare questa nuova esperienza”, ha spiegato Nicoletta alla conferenza stampa tenutasi venerdì 15 al teatro Nuovo Montevergini di Palermo, dove gli attori ritorneranno sabato 23 alle 12.00, con il regista Andrea Renzi (che, essendo avvezzo a recitare, li ha aiutati a scavare nei personaggi e restare – paradossalmente, visto il titolo – fedeli al testo, assecondando perfino qualche aspetto maggiormente legato al cinema) e allo scenografo e costumista Lino Fiorito, per tirare le somme e mettersi a disposizione degli intervenuti e delle loro curiosità od osservazioni. “Non avevo mai avuto la possibilità di condividere le emozioni con gli spettatori fuori dal palco. Voglio capire anch’io, più che raccontare, sono predisposta all’ascolto.” Ne abbiamo dunque approfittato per rivolgerle qualche altra domanda.
Conoscevate l’adattamento per il grande schermo? Avete fatto paragoni?
“Sì, l’abbiamo visto, è bellissimo. Non possiamo confrontarci con il cast: sono troppo bravi!”
A proposito, per il momento ha qualche film in cantiere?
“No, sono concentrata su quello che sto facendo, richiede molto impegno.”
Come si è imbattuta in Tradimenti?
“L’incontro è nato dall’esigenza di trovare un’altra occasione per lavorare con Enrico e Tony. Un’enorme fortuna avere ottenuto pure l’adesione di Andrea per dirigerci. Sprizzo felicità perché è un testo che mi piace tanto, è un gioiello. Adoro questo gruppo di artisti, compresi Lino, Pasquale Mari, che si occupa delle luci, il fonico Daghi Rondanini e il produttore Angelo Curti, senza dimenticare il nostro giovane Nicola. È un onore trovarmi con loro.”
a cura di Massimo Arciresi
(autore foto: G. Sottile)
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