Naufragio Nuova Iside, gip decide: giudizio immediato per gli imputati
Il gip di Palermo ha emesso il decreto di rinvio a giudizio diretto per i tre imputati ritenuti responsabili del naufragio del peschereccio Nuova Iside, quindi senza passare da alcuna udienza preliminare: si tratta del sottoufficiale di coperta Giuseppe Caratozzolo, il comandante Gioacchino Costigliola e il timoniere Mihai Jorascu.
La vicenda è quella del naufragio del peschereccio Nuova Iside, affondato a largo di San Vito Lo Capo il 12 maggio del 2020. Nel naufragio persero la vita tre pescatori.
I primi due corpi vennero ritrovati quasi subito insieme al relitto della nave, mentre il corpo del terzo componente di equipaggio venne recuperato sulla spiaggia di Gioia Tauro in Calabria.
Secondo la ricostruzione della Procura i tre, che facevano parte dell’equipaggio della petroliera Vulcanello avrebbero avuto responsabilità per l’affondamento del peschereccio di Terrasini “Nuova Iside”.
Una collisione che fu ricostruita nel corso delle indagini grazie alla scatola nera e a varie indagini info-tecniche. Il pubblico ministero, Vincenzo Amico, nel richiedere il giudizio immediato aveva sottolineato come la prova fosse evidente.
Nel corso di ulteriori accertamenti si arrivò al sequestro della scatola nera della motonave Vulcanello e all’ispezione della carena della stessa nave anche da parte dei carabinieri del Ris di Messina.
La prima udienza è stata fissata il 2 novembre alla IV sezione del tribunale di Palermo. Al processo si costituiranno parte civile i familiari delle vittime, con l’assistenza degli avvocati Paolo Grillo, Carlo Golda, Cinzia e e Antonio Pecoraro, Aldo Ruffino e Giuseppe Scrudato.
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