Naufragio davanti le coste tunisine: 39 morti, 165 superstiti

Un’altra strage di migranti si è verificata poche ore fa di fronte le coste tunisine, al largo delle isole Kerkennah.

Sono stati rinvenuti dai soccorritori 39 corpi, tra cui 4 bambini, mentre, al momento, sono 165 le persone tratte in salvo.

Le imbarcazioni coinvolte nella tragedia, sono salpate la notte dello scorso lunedì dalle coste di Sfax, viaggiando verso quella che viene definita la rotta migratoria più pericolosa al mondo.

Dalle dichiarazioni di Houcem Eddin Jebabli, portavoce della Guardia nazionale tunisina, è emerso che le vittime, quasi tutte provenienti dall’Africa subsahariana, erano dirette verso le coste europee.

Dai dati forniti dall’Alto Commissariato Onu si evince che, negli ultimi due mesi, in Italia sono sbarcati ben 3800 migranti, ma ciò che preoccupa maggiormente sono i numeri di coloro i quali sono stati bloccati ancor prima di prendere il mare: 1736 persone, cifra doppia rispetto il 2020.

 A tal proposito la commissaria per i diritti umani, Dunja Mijatovic, ha dichiarato: “Gli Stati Ue devono cambiare le loro politiche migratorie nel Mediterraneo, poiché quelle attuali mettono in pericolo la vita dei migranti”.

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