Musumeci Mediterraneo – Una riunione con Nello Musumeci, presidente della Regione, che ha incontrato a Palazzo Orleans i vertici delle Camere di commercio siciliane Alessandro Albanese (Palermo ed Enna), Piero Agen (Catania, Ragusa e Siracusa), Ivo Blandina (Messina), Giovanna Candura (Caltanissetta), Giuseppe Pace (Trapani) e Giuseppe Termine (Agrigento). L’obiettivo? Elaborare un modello di sviluppo per i prossimi venti anni che “metta la Sicilia al centro del Bacino euroafroasiatico”.
“Non possiamo più pensare di far crescere il Pil della nostra Isola puntando solo sui tradizionali settori produttivi e sul rilancio del turismo – prosegue Nello Musumeci -. Non basterebbe. Per recuperare la marginalità rispetto al continente europeo dobbiamo lavorare tutti insieme per rendere la nostra regione competitiva nel Mediterraneo ed anche base logistica per le navi che arrivano dal Canale di Suez”.
Presenti all’incontro anche l’assessore alle Attività produttive Mimmo Turano e il dirigente generale del dipartimento Carmelo Frittitta. Musumeci ha spiegato che uno dei traguardi a cui punta il governo regionale è quello di avere un ruolo nella logistica internazionale per consentire alle merci di muoversi con celerità.
“Non può non esserci in Sicilia un porto-hub che intercetti il traffico mercantile che attualmente va al Nord Europa attraverso lo Stretto di Gibilterra”, continua il presidente. Prioritarie diventano quindi le infrastrutture strategiche come il collegamento stabile nello Stretto di Messina, la velocizzazione del trasporto ferroviario, il completamento dell’anello autostradale da Castelvetrano a Gela e un porto-hub.
“Poche opere – prosegue Musumeci -, ma necessarie allo sviluppo dell’Isola. Ecco perché assume importanza fondamentale il Recovery Plan, per il quale ancora le nostre richieste a Roma restano inascoltate, nonostante la proposta di un Tavolo di confronto al ministero dei Trasporti già dallo scorso giugno. Martedì incontrerò il presidente Conte e riproporrò la richiesta”.
I rappresentanti delle Camere di commercio hanno condiviso a pieno le idee del governatore della Sicilia e si avviano verso la creazione un documento comune da inviare al governo centrale per un confronto sulle opere essenziali da realizzare e a supporto di un modello di sviluppo sostenibile e compatibile con il nuovo ruolo centrale che la Sicilia dovrebbe assumere sul Mediterraneo.
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