Morto Alfonso Giordano, presidente della corte del maxiprocesso

E’ morto a Palermo Alfonso Giordano, magistrato, 93 anni. E’ stato il presidente della corte d’assise che celebrò il maxiprocesso, primo atto d’accusa alla Cupola di Cosa nostra istruito da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Ne dà notizia il figlio Stefano, avvocato penalista. Giordano, che all’epoca del ‘maxi’ era giudice civile, accettò di presiedere la corte dopo il rifiuto di diversi colleghi.

“Accettò con coraggio e spirito di abnegazione un incarico che altri avevano declinato- afferma il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. “Alfonso Giordano sarà ricordato per sempre come il presidente del primo maxiprocesso alla mafia, spartiacque nella lotta dello Stato a Cosa Nostra. La Sicilia perde un magistrato di altissimo valore”.

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, appresa la dolorosa notizia della scomparsa del presidente Alfonso Giordano, “partecipa al dolore dei familiari e della Magistratura italiana, ricordando il suo straordinario impegno di magistrato e di presidente del Maxi Processo contro la criminalità mafiosa, iniziato il 10 febbraio 1986. Il nome del presidente Giordano resta indimenticabile e scritto nella storia di liberazione del nostro paese e della nostra città dalla criminale ipoteca della mafia e dal suo sistema di potere affaristico e politico”.

Così il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, ha commentato la morte del giudice Giordano: “Le mie condoglianze e quelle dell’Assemblea regionale siciliana, giungano ai familiari del giudice Alfonso Giordano, morto all’età di 92 anni. Giordano è stato il presidente della Corte d’Assise che processò in modo esemplare Cosa nostra palermitana nel primo maxiprocesso”.

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