Morte operaio forestale. Di Gangi: “Non bastano cordoglio e lacrime di coccodrillo”
“Non basteranno cordoglio e le consuete lacrime di coccodrillo da parte di coloro che avrebbero potuto e dovuto evitare questa ennesima tragedia.
Addirittura il Presidente Schifani, invece di rassicurare sul fatto che tutto quanto necessario per tutelare la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici sia già stato messo in campo, ci dice che “faremo tutto quanto necessario”, utilizzando il futuro per quello che è già dal giorno della sua elezione un suo obbligo morale, prima che giuridico.
Siamo ovviamente vicini al dolore dei familiari di Matteo Brandi, ma soprattutto alla rabbia dei suoi colleghi e delle sue colleghe, che nonostante le loro professionalità, competenza e generosità, vengono mandati allo sbaraglio da chi non ha mai il coraggio di assumersi le proprie responsabilità, affrontare in maniera sistemica un problema che ben conosciamo, come è quello del comparto forestale in Sicilia o anche soltanto di chiedere scusa.
Come altri hanno già detto, non è ammissibile che la lotta agli incendi, senza adeguate protezioni e senza mezzi adatti, sia affidata a persone in età da pensione. Così come non è ammissibile che anche in questo settore sia vigente il blocco del turn-over, che sottomette a folli regole di finanza il diritto alla sicurezza e la vita dei lavoratori e delle lavoratrici”.