Nel periodo compreso fra il 12 dicembre 2020 e il 15 gennaio 2021 il 93,2% dei cittadini ha fatto sempre uso di mascherine nei luoghi aperti, il 5,9% lo ha fatto spesso. In presenza di persone non conviventi l’84,0% ha usato sempre le mascherine anche in luoghi al chiuso.
Questi alcuni dei dati emersi nel rapporto pubblicato dall’Istat sul rapporto tra i cittadini italiani e le regole anti Covid.
L’indagine Istat presentata in questo report è stata condotta durante la seconda ondata epidemica (tra dicembre 2020 e gennaio 2021) per studiare i comportamenti e le opinioni dei cittadini a quasi un anno di distanza dall’inizio della pandemia. Vengono qui pubblicati i primi risultati, in particolare quelli relativi al rispetto delle misure adottate dal Governo e alle preoccupazioni dei cittadini per il contagio.
Analogamente a quanto rilevato durante il lockdown, quattro cittadini su cinque (80,2%) continuano a ritenere utili le misure adottate dal governo e chiare le informazioni ricevute sui comportamenti da adottare (82,8%).
Per due cittadini su tre è facile capire cosa fare in caso di sospetta infezione È stato chiesto ai cittadini quanto trovassero difficile capire cosa fare in caso di sospetta infezione da Covid in una scala da 1 a 7, dove 1 significa molto difficile e 7 molto facile.
Il punteggio medio è pari a 5, ma varia in base al titolo di studio: da 4,8 di chi ha la licenza elementare a 5,3 di chi ha conseguito la laurea. Non si osservano differenze significative in base alle altre caratteristiche individuali e al territorio.
Anche per l’emergenza sanitaria, la televisione è il mezzo di informazione più frequentemente utilizzato dalle persone per informarsi: lo ha indicato il 91,4% degli intervistati. Seguono, ma in posizione molto distaccata, i giornali (37,6%), i social media (22,2%) e i contatti con gli operatori sanitari (18,2%). Questi ultimi, insieme ai giornali, sono una fonte informativa a cui si ricorre più spesso nelle regioni del Nord rispetto alle altre zone del Paese (42,4% a fronte del 34,3% del Mezzogiorno e del 32,2% del Centro).
Durante la seconda ondata, il 93,2% della popolazione fa sempre uso di mascherine quando si trova in luoghi aperti; il 5,9% lo fa spesso. L’84% usa le mascherine sempre, anche in luoghi al chiuso, in presenza di persone non conviventi. L’uso di questo dispositivo di protezione individuale appare più diffuso che in pieno lockdown nazionale, quando ad usare la mascherina era l’89,1% della popolazione, prevalentemente per difficoltà di approvvigionamento o perché, non allontanandosi dalla propria abitazione, le persone non ne avevano necessità. L’utilizzo è diffuso in modo trasversale in tutta la popolazione e su tutto il territorio nazionale.
In un giorno medio della settimana, durante la seconda ondata, è uscito il 58,3% dei cittadini di 18 anni e più. Il 41,7% è rimasto in casa. Il 63% di chi è uscito lo ha fatto una sola volta, il 27,7% due volte e i rimanenti più di due volte.
Ai cittadini è stato chiesto di esprimere la loro posizione rispetto alla seguente affermazione “Se un vaccino Covid-19 diventa disponibile ed è consigliato, lo farei”, utilizzando una scala da 1 a 7 dove 1 significa completamente in disaccordo e 7 assolutamente d’accordo. Il 70,3% esprime accordo (punteggi dal 5 in poi) con l’affermazione: più di 4 persone su 10 esprimono un accordo assoluto scegliendo il punteggio più elevato della scala. Esprimono incertezza, collocandosi al centro della scala (4) il 12,0% dei cittadini. Il rimanente 17,8% si colloca su posizioni che esprimono disaccordo. Il punteggio medio è 5,3 e conferma il generale orientamento a essere d’accordo con l’affermazione proposta. Non emergono differenze significative in base alle caratteristiche individuali o al territorio.
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