Nelle giornate del 6 e del 7 marzo 2023, la Procura Distrettuale della Repubblica di Catania ha coordinato le attività svolte dalla Squadra Mobile che ha posto , in stato di fermo di indiziato di delitto JEDDOU Saif di nazionalità tunisina (classe ‘02), in quanto gravemente indiziato dei reati di rapina e lesioni personali aggravate.
Le indagini, coordinate da questo Ufficio ed eseguite dalla Sezione Criminalità Straniera della Squadra Mobile, hanno permesso di acquisire, allo stato degli atti , elementi che dimostrerebbero come il citato JEDDOU Saif e un suo connazionale già sottoposto a misura cautelare, sarebbero stati gli autori di almeno cinque episodi di rapina (di cui una in forma tentata), avvenuti nel mese di febbraio, ai danni di altrettante vittime.
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Le investigazioni hanno tratto origine da un precedente provvedimento di fermo di indiziato di delitto, eseguito il 16.2.2023 da altra articolazione della Questura etnea riguardante un connazionale di JEDDOU Saif, indiziato a sua volta , di aver commesso, in concorso con due complici, il giorno precedente, una rapina conclusasi con la sottrazione di un telefono cellulare e della somma di 500,00 euro, ai danni di un altro extracomunitario, a cui veniva cagionata anche una lesione personale consistente in un trauma contusivo-distorsivo del I raggio della mano destra con minima infrazione e prognosi di trenta giorni.
I successivi approfondimenti effettuati attraverso un monitoraggio di banche dati di soggetti stranieri, corroborati dagli esiti della disamina delle riprese di sistemi di video sorveglianza, hanno consentito di individuare nel JEDDOU , il presunto responsabile di tali violente aggressioni con finalità predatorie.
I citati eventi sono stati tutti commessi nella zona della stazione ferroviaria centrale del Capoluogo etneo, secondo un rodato modus operandi, consistente nell’avvicinamento, con una banale scusa , delle persone offese, accuratamente scelte tra soggetti vulnerabili e nella loro successiva aggressione, finalizzata alla sottrazione di danaro, cellulare o di altri effetti personali, anche mediante l’utilizzo di bottiglie di vetro, usate come oggetti contundenti.
Nella tarda serata del 7 marzo, JEDDOU Saif, irregolare sul territorio nazionale e senza fissa dimora, è stato rintracciato nei pressi di questa piazza Giovanni XXIII ed espletate le formalità di rito, associato presso la Casa Circondariale catanese di “Piazza Lanza”.
Il quadro indiziario raccolto , pur in una fase processuale che non ha ancora consentito l’intervento delle difese , ha poi permesso di richiedere ed ottenere dal competente Giudice per le indagini preliminari , la convalida del provvedimento di fermo e l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere